Si è tenuto martedì scorso a Caglìari l’incontro con i vertici dell’ARST, al quale hanno partecipato il professor Gianfranco Fancello e l’avvocato Claudio Solinas in rappresentanza del Comitato Trenitalia Nuorese.
I vertici hanno ascoltato le richieste del Comitato e hanno assicurato che i tempi di esercizio per il tracciato Nuoro- Macomer al termine dei lavori in corso, potrebbero raggiungere 50 – 45 minuti.
Il Comitato ha rilanciato la richiesta, di far arrivare anche a Nuoro il trasporto pubblico ferroviario di Trenitalia, in quanto è l’unico capoluogo di provincia sardo che non usufruisce del servizio.
L’Arst ha ribadito che ci sarebbero anche le condizioni per definire il tracciato da scartamento ridotto a ordinario, anche se i costi si aggirerebbero, secondo una stima approssimativa di circa 4, 5 milioni a kilometro, e dunque intorno a 200 milioni euro complessivi.
Secondo i vertici dell’Arst andrebbe compiuto uno studio di fattibilità in attesa di rinvenimento di risorse importanti che non ci sono, e lasciata aperta la soluzione temporanea, suggerita da Comitato Trenitalia Nuorese, volta a soddisfare un bisogno di accessibilità immediato, ovvero creare un innesto tra l’attuale tracciato Nuoro – Macomer in corrispondenza di Birori o altro paese vicino ( Lei o Silanus) e l’abitato di Borore, dove attualmente passa Trenitalia e attraverso una bretella di 10 chilometri che si collegherebbe alla linea principale Sassari- Cagliari e Olbia si ridurrebbero notevolmente i tempi di percorrenza e risolvendo l’isolamento di un’intero territorio.
Il rappresentate del Comitato Claudio Solinas ha ribadito che questa soluzione provvisoria non può sostituire la vera esigenza del Nuorese, sottoscritta attraverso una petizione da oltre 10mila persone ovvero che Trenitalia passi a Nuoro e per tale motivo si auspica un incontro con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
© Tutti i diritti riservati
