Nuoro. Oltre duemila firme per scongiurare la modifica all’altare della Cattedrale

Sonia

Nuoro. Oltre duemila firme per scongiurare la modifica all’altare della Cattedrale

domenica 26 Marzo 2017 - 12:23
Nuoro. Oltre duemila firme per scongiurare la modifica all’altare della Cattedrale

Alcuni fogli della raccolta firme per scongiurare l'intervento all'altare della Cattedrale

Si tratta della prima parte dell’iniziativa portata avanti dal Comitato popolare

Prosegue con successo, da parte del Comitato popolare, la raccolta firme per salvaguardare l’altare ottocentesco nel presbiterio della Cattedrale Santa Maria della Neve. Superate le duemila sottoscrizioni della prima tranche che saranno inviate al committente. Prosegue, intanto, la raccolta firme per scongiurare l’intervento di adeguamento rivelatosi poco gradito ai nuoresi in quanto ritenuto in contrasto con lo stile neoclassico della chiesa.

Il Comitato sottolinea oltretutto la scarsa priorità dell’intervento, auspicandone un’altro ovvero il consolidamento delle lapidi delle sepolture dei vescovi nuoresi, che da anni, tra la totale indifferenza della Curia, rischiano di cadere a pezzi con gravi rischi anche sull’incolumità dei fedeli.

Abbiamo chiesto il punto della situazione a Michele Pintore, membro del comitato popolare

Come hanno risposto i nuoresi alla raccolta firme? I nuoresi hanno risposto numerosi, tanto che dai primi giorni di raccolta abbiamo esaurito i moduli. Nel corso della presentazione del progetto da parte del committente, responsabile della Soprintendenza per i beni architettonici, liturgisti e progettista, che si era tenuta la sera del 20 gennaio in una cattedrale semi deserta (molti nuoresi hanno snobbato l’incontro), il vescovo Marcia aveva dichiarato che «.. i nuoresi devono crescere» ma la chiamata a raccolta con le firme ha dimostrato che i nuoresi sono cresciuti da tempo, dal momento che pacificamente hanno preso posizione su qualcosa che gli stava a cuore come cittadini e come fedeli, riguardo al fatto che “la Chiesa è di tutti”, è la stessa Chiesa a insegnarcelo.

Nuoro, la sepoltura in Cattedrale dei vescovi

Nuoro, la sepoltura in Cattedrale dei vescovi

La raccolta firme finora effettuata ha superato le duemila sottoscrizioni, che presto saranno consegnate personalmente nelle mani del committente. Si tratta soltanto della prima tranche, a cui farà seguito una seconda raccolta se nel frattempo non si giungerà a un dialogo sereno tra le parti. Sottolineo: “un dialogo sereno”, dal momento che la parola “dialogo” è mancata sin dall’inizio con cui si è affrontato questo progetto. Un progetto (che come Comitato popolare ci stanchiamo di ripetere) indubbiamente bello ma certamente non adatto a una chiesa neoclassica dell’800. Tutto qui. Dall’altra parte non si possono non tenere conto delle numerose disapprovazioni esternate da cittadini e fedeli per un’opera non certo ritenuta inutile ma certamente non necessaria, viste le gravi difficoltà che attualmente molte famiglie attraversano soprattutto nella comunità nuorese. Molti nuoresi si chiedono il motivo del mancato intervento della Curia in opere di primaria importanza che riguardano la sicurezza stessa nella cattedrale nuorese: da anni, ad esempio, le tombe di insigni vescovi della diocesi nuorese (mons. Salvator Angelo Demartis, mons. Luca Canepa e mons. Giuseppe Melas), si trovano nel più totale abbandono e in precarie situazioni di stabilità (sono tenute in sicurezza da sostegni di fortuna), con gravi rischi sull’incolumità degli stessi fedeli. In questo caso, il consolidamento potrebbe risolversi con una spesa minima.

La Chiesa, poi, dovrebbe certo non solo ascoltare ma mettere a frutto gli insegnamenti di Papa Francesco, il quale chiede a gran voce di mettere al bando gli sprechi e l’ostentazione del bello superfluo. Questo se lo chiedono in molti. A tale proposito, a fine raccolta, copia delle firme saranno inviate in Vaticano. La nostra, infatti, è una richiesta fatta alla luce del sole, in perfetta trasparenza e senza alcun contrasto personale con committente e progettista. Come Comitato popolare, poi, teniamo a precisare che la recente raccolta firme nulla ha a che fare con le lettere (o lettera o volantini) anonime indirizzate alla Curia nuorese. Le firme raccolte sono di cittadini che hanno firmato liberamente, volontariamente, non nascosti nell’anonimato.

All’iniziativa hanno generosamente contribuito anche i commercianti e famiglie nuoresi; un valido supporto per la diffusione dell’informazione è stato dato, inoltre, dai giovani dell’Associazione Nugoro eris e oje. Altre associazioni culturali che avevano dato adesione alla raccolta firme, purtroppo non sono scese in campo. La parola ora a un’auspicabile sereno e democratico dialogo».

S.Meloni

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