Salvatorangelo Pisanu

L’opera sarà presentata nei locali della Biblioteca comunale

Imparare i passi più impegnativi del ballo sardo non è mai stato così accattivante. Arriva ora un metodo innovativo adottato dal ricercatore Salvatorangelo Pisanu, pubblicato dalla casa editrice Edes con il libro Ballare in sardo, anatomia e geografia di un linguaggio coreutico. Il volume, che fa parte dei Quaderni dell’Istituto Camillo Bellieni di Sassari, sarà presentato giovedì 18 dicembre a Macomer, nei locali della Biblioteca comunale di via Ariosto 2.

A introdurre i lavori della conferenza, dopo i saluti istituzionali sarà Daniela Masia, esperta di lingua e cultura sarda. Seguiranno gli interventi di Michele Pinna, direttore scientifico dell’Istituto Camillo Bellieni e autore della prefazione, di Elena Bertuzzi, antropologa del Paris Ouest-Nantes La Defénse, che ha fornito il suo personale contributo nella realizzazione dell’opera, e ancora di Gian Nicola Spanu del Conservatorio di Sassari, che ne ha curato la presentazione. E infine, sarà presente lo stesso autore. L’incontro è organizzato dall’Ufìtziu limba sarda con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Macomer.

La ricerca di Pisanu è innovativa perché utilizza una nuova metodologia di rilevamento fondata sui criteri della «Cinetografia Laban», di cui è punto di riferimento internazionale proprio la professoressa Bertuzzi.

Questa rigorosa metodologia scientifica, descrive la danza e i suoi movimenti, documentando minuziosamente le caratteristiche strutturali dei balli. Inoltre riesce a cogliere e a rappresentare sia i tratti di comunanza, sia le differenze tra le varie tipologie in un panorama molto vasto e variegato. Detto diversamente: siamo di fronte a una vera e propria grammatica del ballo, che va dagli elementi minimi alle fasi più complesse. Inoltre, su youtube sono caricati i filmati di riferimento alle trascrizioni presenti nel testo, rintracciabili digitando le parole chiave «per una geografia del ballo sardo».

Pisanu si è laureato nel 1997 al Dams di Bologna. Nel 2009 ha effettuato un dottorato di ricerca in Corsica con un lavoro sui Parallelismi e le influenze nella musica tra Corsica e Sardegna. Nel 2010 ha ottenuto il Certificato di primo grado di Cinetografia Laban del Cnem.