Il 21 dicembre scorso un alto dirigente dell’ente gestore della risorsa idrica in Sardegna avrebbe ricevuto un provvedimento di sospensione immediata dal servizio. Secondo voci non confermate al centro delle contestazioni ci sarebbe il mancato recupero di un miliardo di crediti e un contenzioso con il personale per quanto riguarda l’applicazione del CCNL.
«La società continua ad essere al centro dello scandalo – sottolinea la consigliera – e contemporaneamente resta blindata, inaccessibile persino per i consiglieri regionali. Da oltre un anno attendo che i vertici di Abbanoa mi ricevano. La prima richiesta di incontro istituzionale – ricorda – risale al 10 febbraio scorso. Tramite una pec in cui, nell’esercizio del diritto all’informazione di cui all’articolo 105 del Regolamento interno del Consiglio Regionale, ho chiesto un incontro urgente con i componenti del Cda e gli assessori competenti in materia. Non è mai arrivato nemmeno un riscontro».