Macomer. Cala il sipario sulla mostra del libro : “l’editoria sarda ha bisogno d’ulteriore sostegno “

Conclusa la ventunesima mostra del libro edito in Sardegna è tempo di bilanci.  Per l’associazione degli editori sardi questa manifestazione presenta luci ed ombre. Positivo il fatto che si sia tornati nel padiglione Tamuli, in posizione strategica. Positivo anche l’interesse delle scuole che si dimostrano, come sempre, sensibili a questo settore. Non del tutto soddisfatti invece degli eventi collaterali, non sempre pertinenti al tema del libro e della lettura, anche se la mostra ha subito molte trasformazioni, non bisognerebbe tralasciare il principio che l’anima. Alla domanda sullo stato dell’editoria sarda gli editori rispondono che la situazione non è florida ma  non diversa dal resto d’Italia. L’editoria sarda non raggiunge l’1% di quella nazionale  anche se si sono stampati più di 90.000 titoli. Secondo  l’AES (Associazione, Editori Sardi)  iil mondo virtuale non influisce più di tanto sull’acquisto e la lettura di un buon libro anche se il settore è comunque in sofferenza e dovrebbe essere maggiormente supportato a livello di fondi pubblici. Decisamente soddisfatti gli organizzatori della Mostra in primis l’assessore alla Cultura Fabiana Cugusi.

C’è stato tanto impegno che ha coinvolto tanti  soggetti: l’assessorato alla Cultura,  il Centro di Servizi Culturali che ha curato il coordinamento, la Biblioteca Comunal, un pool di 3 associazioni giovanili, il teatro Costantino, MAART e le scuole.e

Il messaggio di leggere i libri è rivolto specialmente ai giovani ed è questo lo spirito dell’evento giunto alla 21esima edizione con la promessa degli organizzatori che sarà dai prossimi anni completamente innovata. Quest’anno, fa sapere la consigliera comunale Rita Atzori, c’è stata una grande comunicazione nelle scuole per preparare i 200 studenti che hanno animato i giorni della mostra.

Pier Gavino Vacca

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Sonia