L’impasse dell’Unione dei Comuni del Marghine senza soluzione: Sindia minaccia di cercare nuove alleanze istituzionali

Dalla fine di agosto la crisi all’interno dell’Unione dei Comuni del Marghine non ha visto ancora una soluzione. Come si ricorderà il tutto è nato dalla contrapposizione di due gruppi di sindaci, cinque contro cinque, uno in favore della permanenza in carica del Ppesidente Gian Pietro Arca e l’altra che ne chiedeva le dimissioni.

Il sindaco di Sindia (foto P. G. Vacca)

Il motivo del contendere nasce dalla gestione di un edificio di proprietà dell’Unione a Badde e’ Salighes: sono  nati dei contrasti tra il Presidente Gian Pietro Arca (primo cittadino di Silanus)  e il sindaco di Bolotana Francesco Manconi con la conseguente sfiducia di quest’ultimo da parte di Arca dalla  composizione della Giunta.  Il ritiro anche del sindaco di Borore Tore Ghisu ha fatto scaturire la rielezione della Giunta stessa.  Una nuova elezione ovviamente ha comportato   il ritorno in carica dei due sindaci uscenti. Da qui la richiesta di  nuove votazioni per la composizione di un nuovo assetto amministrativo dell’Unione ma ovviamente la metà dell’assemblea ha espresso parere negativo  con il conseguente sopraggiungere dell’impasse. Sulla questione prende  nuovamente posizione il Sindaco di Sindia Franco Scanu, che già aveva cercato di fare da paciere e placare gli animi. “ La situazione di crisi dell’Unione, scrive Scanu, ormai diventata cronica, sembra non avere spiragli di risoluzione.”

“Nonostante le proposte da me avanzate di procedere ad un incontro anche in delegazione fra le due parti contendenti,  nessuna indicazione è pervenuta.  È passato troppo tempo, la spaccatura è emersa in tutti i suoi aspetti, rendendo l’ente immobile ed inoperoso”.

Scanu conclude che non serve a niente continuare a rivangare chi ha ragione o torto  ma serve un ente che funzioni, che svolga il proprio ruolo, che si impegni a dare risposte certe al territorio, che programmi e coordini il futuro del Marghine anche in termini economici. Il sindaco di Sindia invita che se non si trova presto una soluzione di decretare lo scioglimento dell’Unione dei Comuni del Marghine  e lui stesso promette che nei prossimi giorni prenderà contatto con l’assessorato agli Enti Locali per garantire all propria comunità una adeguata collocazione nei servizi associati con altre istituzioni pubbliche.

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Sonia