L’annoso problema del riempimento della piscina di Farcana per i residenti dell’Ortobene

Con l’arrivo dell’estate la piscina di Farcana apre i battenti e per i residenti dell’Ortobene si ripropone un problema che persiste ormai da 40 anni.

Il riempimento della struttura comporta il fatto che i residenti al monte, attualmente circa una ventina in pianta stabile, e i chioschi rimangano puntualmente o con un filo o senz’acqua anche per 15-20 giorni, un disagio insopportabile, soprattutto con le temperature estive, ma in ogni caso ingiusto per cittadini che pagano le tasse come gli altri e che, dunque, dovrebbero godere dei medesimi diritti.

Tra le proposte avanzate per sopperire al problema c’è quella di utilizzare l’acqua del Consorzio di bonifica della Sardegna, centrale già utilizzata per riempire le piscine della zona di San Teodoro.

«Per fini sociali noi possiamo anche darla ma la criticità è che all’Ortobene non passano le nostre condotte quindi bisognerebbe portare l’acqua attraverso le autobotti, i cui costi dovrebbero essere supportati dall’amministrazione di Nuoro» spiega Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale

Sarebbe comunque un risparmio, dato che l’acqua fornita da Abbanoa costa circa 2.19 al metro cubo mentre quella grezza del Consorzio costerebbe alle tasche dei cittadini circa 50 centesimi al metro cubo, trattamento di depurazione a parte.

Da Abbanoa spiegano che il problema della mancanza d’acqua durante le operazioni di riempimento della struttura si potrebbe evitare effettuando la stessa o nelle ore notturne oppure facendolo gradualmente.

Ma i residenti chiedono perché questa attività non venga effettuata almeno nel mese di maggio e si aspetti sempre l’inizio della stagione estiva.

Il vice sindaco e assessore allo Sport Fabrizio Beccu in merito a questo risponde: «Si arriva a questo periodo per questioni tecniche legate all’approvazione del bilancio. Poi devono essere fatte tutte le manutenzioni e riparazioni idrauliche, conseguenti spesso al rigido periodo invernale, e poi c’è l’affidamento. Sicuramente a livello idraulico ci sono anche problemi legati alla rete che andrebbe potenziata e noi come amministratori siamo  disposti a collaborare».

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Sonia