La Federcomsumatori diffida il Comune di Nuoro per l’aumento delle rette degli asili nido

Non si ferma la lotta delle mamme nuoresi per l’aumento delle rette degli asili comunali. Il comitato spontaneo dei piccoli allievi ha dato incarico alla Federconsumatori di interessarsi del caso affinché si giunga a una soluzione immediata e confacente alle esigenze dei genitori stessi.

« Il Presidente Regionale della Federconsumatori Andrea Pusceddu ha inoltrato al Comune di Nuoro una diffida intimando la revoca o modifica delle decisioni già assunte e l’adozione di provvedimenti più confacenti alle effettive esigenze delle famiglie nuoresi» dicono Sara Guiso e Antonella Bassu rispettivamente presidente e vice presidente del comitato delle mamme.

La Federconsumatori contesta: ” Le modifiche alle tariffe per la contribuzione alla retta asilo nido, adottate da codesta Amministrazione per le annualità 2022-23 risultano, da un lato, eccessivamente onerose – perfino superiori a strutture private analoghe – e, dall’altro, nella loro declinazione in tre sole fasce scarsamente rispettose dei principi della proporzionalità e progressività, cui dovrebbero essere improntate. Preme rilevare ed evidenziare, peraltro, che sebbene i bonus INPS calmierino il peso per famiglie, questi vengono erogati attraverso rimborsi periodici, riconosciuti previa anticipazione da parte dei genitori interessati anche di numerose mensilità”.

La soluzione del prestito d’onore adottata con delibera dal 30 maggio per far fronte alle spese dei genitori per il pagamento delle rette per l’associazione che tutela i consumatori non sembra adeguata come scrive il presidente Pusceddu.

“Ebbene, si rappresenta che la delibera 149 del 30 maggio u.s., pur nelle Vostre intenzioni individuando un discutibile rimedio a tale problema, con l’istituzione di un prestito d’onore a favore delle famiglie, per consentir loro di sostenere le rette previste, considerato il limite di euro 14.000 di ISEE e per sole 4 mensilità, è assolutamente inefficace per la gran parte dei genitori, che si vedranno pertanto costretti ad anticipazioni insostenibili. Per alcune famiglie superiori ai 1000 euro mensili”

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Sonia