Processo Ruby III. PM: “Berlusconi da uomo con schiave sessuali e amico di Putin a vecchio e malato”

«I fatti sono stati già consegnati alla Storia, indipendentemente dalle nostre valutazioni e da quella delle difese, questo fatto non è già più nostro ma consegnato alla Storia: il presidente del Consiglio (Berlusconi, ndr) in carica usava sistematicamente allietare le proprie serate ospitando a casa propria gruppi di odalische, schiave sessuali a pagamento».

Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nella requisitoria del processo milanese sul caso Ruby ter iniziando anche a parlare del “pagamento delle testimoni”, ossia delle cosiddette ‘olgettine’, al centro dell’accusa di corruzione in atti giudiziari.

 Ragazze che, ha aggiunto Siciliano,  «lo divertivano, trascorrevano alcune la notte con lui e questi fatti, chiusi con sentenza passata in giudicato, sono stati cristallizzati come fatto storico: l’attività di un consolidato sistema prostitutivo». E il «dato inoppugnabile è che le due sentenze passate in giudicato entrano a far parte del processo di cui trattiamo».

    Berlusconi, ha proseguito, era un uomo «che poteva avere il mondo ai suoi piedi, che si accompagnava con amicizie come quella con Putin, colui che ora sta mettendo in ginocchio il mondo» e oggi  «quello che processiamo è un grande anziano, un uomo malato». Prima Siciliano aveva affermato che nel caso Ruby ter si sta processando un uomo che è stato “alla Presidenza del Consiglio”, tra le persone “più ricche del mondo”, che “aveva il potere di modificare lo Stato” e che oggi invece “è un grande anziano malato”, di cui “conosciamo la vita privata perché di interesse giornalistico e guardiamo a questo con tenerezza e compassione”.
E dall’altra parte “processiamo un gruppo di donne la cui caratteristica principale, causativa dei guai, è la bellezza, ormai passata, all’epoca erano molto giovani”.

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Sonia