Nuoro. Dopo due anni di stop forzato si svolgerà la rassegna dei “Canti dell’Ortobene”

È stata presentata stamattina nella sala di Rappresentanza del Comune di Nuoro la tredicesima edizione della rassegna “Canti dall’Ortobene”.

Organizzata dal Gruppo Folk Ortobene si svolgerà sabato 26 marzo a Nuoro all Teatro Eliseo con inizio alle 20,30: l’evento è stato presentato dall’assessore alla Cultura Luigi Crisponi, dal rappresentante del Coro Ortobene Stefano Basolu e della Fondazione Sardegna Pasquale Mereu.

Una manifestazione molto sentita dai nuoresi che ritorna dopo  due anni di blocco  dovuto alla pandemia; sarà un momento di confronto fra varie  realtà  artistiche  dell’Isola:  il coro Gavino Gabriel di Tempio, il coro de Iddanoa di Monteleone e il coro del gruppo Folk Ortobene di Nuoro.

«Un ritorno agli eventi in presenza – ha sottolineato Pasquale Mereu – che sosteniamo volentieri e con convinzione, avevamo un po’ perso l’abitudine, la manifestazione di sabato vuole essere un nuovo inizio per le attività culturali della nostra città. La serata di sabato è molto interessante perché mette in evidenza alcuni aspetti, talvolta poco considerati, che ci sono dietro l’esibizione dei cori, dal testo all’armonizzazione passando per l’etimologia di certi termini. È un modo di divulgare la cultura attraverso il canto riappropriandoci della nostra naturale propensione a vivere»

«La serata di sabato – ha detto il presidente dell’associazione Stefano Basolu – prende spunto da una ricerca fatta tempo fa su alcune espressioni che abitualmente ritroviamo nei nostri canti. Grazie alla collaborazione con il professor Bartolomeo Porcheddu, uno dei più grandi studiosi di lingua sarda, andremo ad analizzare alcune parole presenti nel canto popolare sardo e il loro significato. Si tratta delle teorie di uno studioso e sappiamo che intorno ad esse si possono creare discussioni, ed è in fondo quello che vogliamo: che si discuta intorno alla nostra lingua, non lo facciamo abbastanza. Filo conduttore della serata è Su Cojubiu e i suoi momenti: la serenata, la messa e la festa, attraverso le esibizioni di tre formazioni che rappresentano le specificità del canto corale sardo: il canto nuorese rappresentato dal Coro Ortobene, quello logudorese con il coro di Villanova Monteleone che si ispira alla poetica di Remundu Piras e la tradizione gallurese rappresentati dal coro Gavino Gabriel di Tempio Pausania che si esibirà con delle strumentazioni particolari tipiche di quella zona»

Per entrare nelle atmosfere dello spettacolo, la mattina di sabato,  alle  10,30 all’ EXME si svolgerà l’evento “Aspettando i Canti dell’ Ortobene” con la presentazione del libro di Bartolomeo Pusceddu, che avrà come tema “Su cojubiu”, l’ argomento che caratterizza l’iniziativa 2022.

A margine della conferenza stampa l’assessore Crisponi ha rilanciato l’idea di dedicare una via della città ai canti barbaricini: «Un modo per ricordare una peculiarità della nostra terra conosciuta in tutto il mondo e per ricordare il contributo dei poeti e dei cantori che hanno fatto grande Nuoro e la Barbagia».

F.Nieddu

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Franceschino Nieddu