Sembra esserci un rallentamento nell’offensiva russa contro le principali città ucraine, in particolare Kiev. Rispetto a quanto riscontrato nei giorni scorsi, quando la resistenza ucraina è bastata per avere la meglio, adesso i russi sembrano aver scelto una tattica attendista, per riorganizzare le forze in vista di quella che fonti russe definiscono la “fase principale” dell’operazione militare che dovrebbe partire entro le prossime 24 ore e durare per i successivi tre giorni.
Le immagini satellitari, inoltre, mostrano un convoglio militare russo lungo circa 60 chilometri avanzare verso la capitale ucraina. Al momento a Kiev, l’attività russa rimane “limitata” proprio perché le truppe schierate nei dintorni della città stanno aspettando l’arrivo dei rinforzi.
La difesa della città è stata strenua finora, ma se la pressione russa si intensificherà in termini di numeri e mezzi come sembra, l’esercito ucraino potrebbe non riuscire a impedire il completo accerchiamento della città, anche se la massiccia presenza di soldati e uomini delle Forze di difesa territoriali ucraine potrebbe rendere “estremamente costoso” il prezzo da pagare per ottenere il controllo della capitale.
Intanto proseguono i combattimenti tra forze russe e ucraine a Mariupol e Kharkiv, come mostrano le immagini satellitari pubblicate dalla società Maxar Technology ieri, 28 febbraio, in cui si vedono centinaia di mezzi corazzati, obici e altri veicoli militari a circa 27 chilometri dal centro di Kiev. Ulteriori concentrazioni di forze russe e elicotteri d’attacco nella Bielorussia meridionale, al confine con l’Ucraina.
A Kharkiv, intanto, dopo una serie di offensive senza successo, le truppe russe stanno utilizzando artiglieria e lanciarazzi multipli, intensificando di fatto le operazioni. Ovviamente, il risultato di tale sforzo è il “drammatico” aumento delle vittime civili e dei danni alle infrastrutture critiche, stando a quanto riferiscono le autorità locali. Anche in questo caso è difficile fare delle previsioni sulla tenuta della resistenza ucraina, evidentemente molto determinata ma anche sfiancata da giorni di combattimento.
Anche nell’area meridionale dell’Ucraina, i progressi dell’offensiva russa sono più lenti rispetto a quelli registrati nelle prime fasi dell’operazione militare. Non si può escludere che ciò dipenda dalla necessità di concentrare gran parte delle unità per la presa di Mariupol, il porto più importante dell’Ucraina sul Mar D’Azov. Proprio Mariupol, tuttavia, a detta delle milizie dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, oggi sarà completamente circondata. Nella stessa situazione versa la città meridionale di Kherson che, come riferito dalle autorità locali, è stata accerchiata dai militari russi che hanno già istituito dei posti di blocco su tutte le principali strade di accesso al centro abitato.
