“Un declino annunciato”: Mobilitazioni in difesa della sanità pubblica

A seguito delle restrizioni e i tagli imposti dal Governo Centrale allo stato sociale e di conseguenza alla Sanità, con la precedente Giunta Regionale si è  tentata la dismissione dei piccoli ospedali periferici, questo è stato solo l’inizio del depotenziamento del Servizio Sanitario in Sardegna per poi arrivare a Nuoro alla sospensione di alcuni servizi ambulatoriali, alla riduzione delle prestazioni in alcuni reparti e al tentativo di chiuderne altri per mancanza di personale.

Il Covid ha dato il colpo di grazia alla Sanità in Sardegna, ha evidenziato tutte la criticità presenti, ma le carenze di organico, le anomalie esistenti non sono state risolte a tutt’oggi dall’attuale assessore e Giunta Regionale, che hanno pensato alla distribuzione di incarichi amministrativi e non, senza risolvere i problemi esistenti come anche quello dei medici di base.

In situazioni di emergenza come questa è necessario intervenire con provvedimenti urgenti di assunzione di personale, anche tramite mobilità interregionale per una maggiore efficienza e efficacia del servizio.

Ecco che si assiste al teatrino della politica, partiti politici che hanno governato e governano la Regione i quali di fronte alla platea dei cittadini sostengono le loro giuste rivendicazioni e scaricano “le responsabilità sui loro predecessori di ieri, avantieri e del…passato remoto…!!! ” Come è avvenuto sabato mattina a Nuoro, dove è stato proposto che il Presidente Solinas si faccia carico dell’assessorato alla Sanità, forse molti non ricordano come Solinas ha svolto l’incarico di assessore ai trasporti nella Giunta Capellacci.

I sindacati confederali pur essendo presenti ai presidi hanno continuato la politica della concertazione abdicando al loro ruolo vertenziale, con l’organizzazione di manifestazioni popolari, come facevano in altri periodi, soltanto la UIL ha seguito dal primo momento la situazione perché tra le associazioni dei malati ci sono propri iscritti, e successivamente i pensionati CGIL-CSIL.

Solo l’onorevole Emilio  Usula ex consigliere regionale nella Giunta Pigliaru, aveva denunciato come questa controriforma sanitaria in Sardegna, penalizzava il Nuorese in favore non solo dei due poli sanitari di Cagliari e Sassari ma anche con finanziamenti alla sanità privata come al Mater Olbia, riducendo l’ospedale di Nuoro a un poliambulatorio di periferia. Come è stato ribadito dai numerosi interventi di cittadini e comitati nella manifestazione di sabato pomeriggio sempre a Nuoro.

Cosi anche i sindacati di base hanno organizzato da subito sit-in e presidi evidenziando che l’attuale assessore alla Sanità non è adeguato a svolgere quella funzione e pertanto deve dimettersi,i n conseguenza alle carenze e inefficienze del suo operato. Posizioni che l’USB porterà martedì 26 in piazza a Cagliari in un sit-in di fronte all’ assessorato alla Sanità alle ore 10.00.

Ecco perché allora nascono i comitati dei cittadini che rivendicano la difesa e il diritto ad una sanità pubblica efficiente, con strutture funzionali che garantiscano un servizio adeguato e tempestivo alle popolazioni.

Franceschino Nieddu

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Sonia