Macomer. Grande partecipazione della manifestazione in difesa della salute

Nonostante il maltempo si è svolta con successo la manifestazione proclamata dal comitato per la difesa della Salute nel Marghine.

Presenti tutti i sindaci della zona, molti assessori e i tre sindacati con le loro bandiere e rappresentanti di associazioni culturali e di volontariato. Alla manifestazione è giunto anche il vice presidente della Commissione Regionale Sanità Daniele Cocco. La partecipazione anche di rappresentanti dei comitati analoghi nelle vicinanze, come quello del Guilcer e alcuni delle Barbagie, fanno capire come la situazione sia critica in tutta la Sardegna e alla manifestazione proclamata per il 24, a Cagliari, parteciperanno comitati provenienti da tutta l’Isola, ognuno portatore di esigenze particolari e locali, ma tutti uniti nella richiesta di una programmazione, o meglio una riprogrammazione, dal basso, che la smetta di concepire la sanità sempre a vantaggio dei poli di Sassari e Cagliari. Nuoro, che fino ad ieri aveva reparti di eccellenza e che costituiva il terzo polo naturale dell’isola, è ora in abbandono e i medici non vogliono andarci. In molti ospedali mancano gli specialisti, il laboratorio di Macomer è stato praticamente cancellato, dialisi e riabilitazione sono in difficoltà.

Macomer. Manifestazione per la sanità

Quando i medici di base vanno in pensione non vengono sostituiti. “Vogliamo – ha detto il presidente del Comitato Checco Nieddu – che venga proclamato lo stato d’emergenza della sanità della Sardegna”. E dall’emergenza dovranno scaturire provvedimenti di emergenza. In primis l’assurdo stato di incomunicabilità tra Assessorato Regionale ed ATS, causa di immobilismo che deve cambiare. Urgente anche lo sblocco di misure che hanno determinato la carenza di medici come il numero chiuso nelle iscrizioni alla facoltà di medicina e alle scuole di specializzazione. Nel frattempo niente vieta di bandire concorsi anche a livello internazionale. Abolizione del meccanismo che consente ai medici di rifiutare una sede senza penalizzazioni. Provvedimenti di emergenza anche nello sblocco dei limiti assurdi dettati dall’appartenenza a province diverse ma territori contigui. Programmazione, insomma , che scaturisca dal basso, secondo le esigenze dei territori, co una medicina diffusa. Non per niente la mancanza anche del servizio sanitario è la causa delle spopolamento delle zone interne. Tutto questo nei numerosi interventi.

La manifestazione è cominciata, nonostante la pioggia, sotto i tendoni dell’ex motel. Poi il corteo si è diretto , a piedi, verso il Poliambulatorio, dove una delegazione è stata ricevuta dalla responsabile del Distretto Sanitario.

Pier Gavino Vacca

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Salvatore