Covid. Mobilitazione studentesca: occupati rettorati a Napoli e Torino, presidio a Roma

A Roma Tor Vergata, all’Università Orientale di Napoli e all’Università degli Studi di Torino: gli studenti universitari in questi giorni si sono mobilitati facendo a Roma un presidio davanti all’università, e a Torino e Napoli occupando i rettorati dei rispettivi atenei, rivendicando di essere ascoltati rispetto alle richieste sulla riapertura delle università e sulla didattica.

In particolare a Torino l’occupazione è ancora in corso, ed è stata allestita un’aula studio autogestita all’interno del rettorato.

«Sono ancora troppo poche le risposte alle difficoltà e ai disagi degli studenti, e nel breve periodo occorre programmare una graduale riapertura degli spazi universitari, garantendo la sicurezza di studenti, docenti e personale, e trovando tutti gli strumenti necessari a tal fine. Sulla didattica a distanza l’utilizzo degli strumenti digitali per svolgere lezioni ed esami non deve produrre distorsioni, in particolare non deve essere utilizzato il proctoring come sistema di controllo per gli esami», lamentano gli studenti.

«Con il Recovery Fund abbiamo a disposizione grandi quantità di risorse per il futuro e vogliamo che le nostre richieste vengano ascoltate: occorre investire nel diritto allo studio ed abbattere tutte le barriere economiche che ancora esistono all’accesso agli studi, occorre ampliare gli spazi universitari e permettere a più persone di frequentare l’università, occorre investire nelle residenze universitarie e nel sostegno ai costi dell’abitare, perché quando gli atenei riapriranno gli studenti possano tornare a vivere le città in cui studiano. Ora più che mai serve rilanciare il sistema universitario e renderlo più accessibile»concludono.

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Salvatore