Crisi di governo: la Camera approva la fiducia a Conte con 321 voti

Il presidente del Consiglio ha lasciato l’Aula della Camera non appena ha avuto inizio la votazione, intorno alle 19,40. Da allora, ciascun deputato ha sfilato davanti al banco della presidenza dichiarando il proprio voto ad alta voce. 

Poco prima il Presidente aveva replicato: «Il mio è un appello molto chiaro e nitido: c’è un progetto politico ben preciso e articolato che mira a rendere il Paese più moderno e a completare tante riforme e interventi già messi in cantiere… Dalle scelte che ciascuno in questa ora grave deciderà di compiere dipende il futuro del paese. Siamo chiamati a costruirlo insieme, è un appello trasparente, alla luce del sole, chiaro che propongo nella sede più istituzionale e rappresentativa del Parlamento… Dopo quanto successo il 6 gennaio in America, siamo consci che le nostre democrazie vanno difese con i fatti e con le parole, e noi leader abbiamo un compito: non ci possiamo permettere, come successo negli Stati Uniti, di alimentare la tensione… Pongo la questione di fiducia sull’approvazione della risoluzione di maggioranza».

Le operazioni di voto sono terminate pochi minuti fa. Italia Viva si è astenuta mentre i contrari sono stati 259, Conte ha dunque ottenuto la fiducia con 321 voti.

Domani al senato il passaggio più difficile in Senato.

Salvini intanto attacca: «Ormai vive su Marte». No alla fiducia da Fi e Udc. Zingaretti ammette:«La strada è più stretta di quanto si immagini perché non possiamo accettare di tutto». Tra i cosiddetti “responsabili” Renata Polverini, che lascia Fi.

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Salvatore