Presidi sardi sul piede di guerra: “Basta con la didattica a distanza si sacrifica il ruolo della scuola”

Sonia

Presidi sardi sul piede di guerra: “Basta con la didattica a distanza si sacrifica il ruolo della scuola”

giovedì 14 Gennaio 2021 - 19:01
Presidi sardi sul piede di guerra: “Basta con la didattica a distanza si sacrifica il ruolo della scuola”

“L’ennesimo rinvio della riapertura delle scuole superiori, seppur non uniformato a livello nazionale, e con le varie Regioni che, nella loro autonomia, sanciscono date e modalità di fruizione, oltre che aumentare le preoccupazioni, dimostra –qualora non fosse chiaro – che l’istruzione è l’ultima delle priorità nelle agende politiche”.

Lo precisano i presidi della scuole superiori in un comunicato stampa come precisano che  “l’idea che la Didattica Digitale Integrata possa sostituire la Scuola in presenza, dimostra il disinteresse generale verso la socializzazione, l’inclusione, la partecipazione, la collaborazione tra pari; distrugge la sana ambizione e valorizzazione personale, che sono le basi per la crescita di uno studente affinché possa diventare adulto”.

I dirigenti scolastici sottolineano che la “Didattica Digitale Integrata aumenta il tasso di dispersione scolastica: dal punto di vista territoriale, e riferendoci ai dati dell’ultimo quinquennio, la Sardegna è la Regione ad avere la maggior percentuale di studenti dispersi, con un tasso del 37,4% a fronte del 14,5% nazionale, ben oltre l’obiettivo del 10% che l’Unione Europea ha fissato per la fine del 2020”.

“La Didattica Digitale Integrata, non può definirsi “Didattica”, in una nazione tra le meno digitalizzate d’Europa. Questo Coordinamento dei Presidenti di Consiglio di Circolo e di Istituto, per concludere, si domanda se, in questo periodo dove si chiede con sempre più insistenza di adeguare la formazione dei nostri giovani ad un apprendimento e una conoscenza sempre più vicina al mondo del lavoro, per un incremento della produttività futura, sia il caso di continuare ad insistere con questo modo di NON fare insegnamento”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi