Eugenio Zoffili. “Ennesimo furto commesso da migranti a Monastir. Chiudere il centro e espellere i clandestini”

Sonia

Eugenio Zoffili. “Ennesimo furto commesso da migranti a Monastir. Chiudere il centro e espellere i clandestini”

mercoledì 13 Gennaio 2021 - 12:09
Eugenio Zoffili.  “Ennesimo furto commesso da migranti a Monastir. Chiudere il centro e  espellere  i clandestini”

Zoffili e i Consiglieri della Lega davanti al Cpa di Monastir

«Ancora una volta, l’11 gennaio, si è verificato un furto presso il centro commerciale Carrefour di San Sperate, nel Sud Sardegna. Come al solito, i responsabili sono due immigrati clandestini ospiti del centro di accoglienza di Monastir, distante circa cinque chilometri» .
Così Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore Lega Sardegna, Presidente del Comitato Bicamerale di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
«Ormai questi episodi si ripetono con una frequenza quasi quotidiana, sempre con le medesime modalità: i migranti, solitamente algerini, escono dall’ex scuola di polizia penitenziaria che già innumerevoli volte ho segnalato, con precedenti atti di sindacato ispettivo, essere assolutamente inadatta per ospitare queste persone, e percorrono la strada fino al supermercato, dove asportano quello che più gli aggrada, solitamente bottiglie di liquore, poi vengono fermati dalle Forze dell’Ordine che non possono fare altro se non identificarli, denunciarli a piede libero alla Procura della Repubblica per furto aggravato e riaccompagnarli nel centro di accoglienza. Evidentemente il governo ritiene che la Sardegna sia un luogo arido e desolato in cui ammassare immigrati (lasciandoli liberi di delinquere) e scorie nucleari, ebbene non è così! I Sardi non meritano di essere trattati come la periferia dell’impero, per cui con una nuova interrogazione chiedo per l’ennesima volta al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese la chiusura immediata del centro di accoglienza di Monastir, l’espulsione di tutti i clandestini che non hanno diritto di rimanere sul suolo sardo e italiano, oltre al potenziamento degli organici e dei mezzi a disposizione delle Forze dell’Ordine in servizio sull’Isola».

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