Consorzio industriale di Macomer: a breve potrebbe cessare il commissariamento

Pare proprio che il Consorzio Industriale di Macomer possa passare dalla amministrazione di un commissario, che dal 2008 gestisce l’Ente, in un interminabile processo di liquidazione, per essere guidato invece nuovamente da un Consorzio di comuni del circondario, insieme alla Camera di Commercio di Nuoro e la Confindustria provinciale, nonché la Regione. Lo ha prospettato come possibile l’assessore all’Industria Anita Pili, presente a Macomer all’incontro promosso dal Comune su richiesta del Capo Gruppo di maggioranza Gian Franco Congiu. D’altronde Anita Pili è latrice, insieme al capogruppo del partito che l’ha designata, Stefano Tunis, leader del Movimento 20 Venti, di un disegno di legge che modifica radicalmente la normativa del 2008, per attribuire la gestione dei consorzi alle autonomie locali, Camere di Commercio e Regione. Se le cose andranno in porto, come sembrerebbe, il processo di liquidazione si dovrebbe trasformare in uno di sviluppo. Intanto si profilano subito “alcune gatte da pelare”.  di questi giorni infatti la liquidazione, da parte dell’attuale commissario, della Tossilo Tecnoservice, la società che gestisce il termovalorizzatore, il cui impianto è in fase di ultimazione.

La vicenda pone degli interrogativi su chi dovrà gestire l’impianto, ma anche che destino avranno i 30 lavoratori attualmente in cassa integrazione. Altro problema imminente, che il prossimo Consorzio dovrà affrontare, la richiesta dell’installazione di alcune centrali fotovoltaiche, che l’amministrazione comunale di Macomer ritiene troppo estese e pericolose per una eccessiva occupazione di territorio, a danno di eventuali altre richieste. Da qualche parte viene l’osservazione che è quello dell’energia, ( e la Fondazione ITS promuove nel contempo corsi per tecnici del settore energetico) insieme a quello dei trasporti, della digitalizzazione, dell’alimentare, della tecnologia e innovazione il futuro, che non ricada, come è successo per la Queen e la Legler, nel pericolo di industrie incapaci di rinnovarsi e vincere la agguerrita concorrenza internazionale. In un recente convegno i sindacati CGIL CISL e UIL hanno affermato che, con le misure anti Covid, nei prossimi 7 anni, arriveranno in Sardegna risorse per lo sviluppo dai 9,5 ai 12 miliardi.

Sarebbe una vera beffa lasciarseli scappare. Alcune eccellenze presenti attualmente nel Consorzio di Tossilo, specialmente nel campo alimentare, fanno capire che vi sono ottime capacità.

Pier Gavino Vacca

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Sonia