Mozione di sfiducia al presidente della Regione Sardegna Solinas bocciata in aula

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Mozione di sfiducia al presidente della Regione Sardegna Solinas bocciata in aula

giovedì 19 Novembre 2020 - 20:06
Mozione di sfiducia al presidente della Regione Sardegna Solinas bocciata in aula

Christian Solinas

L’esito finale della votazione per la mozione di sfiducia nei confronti presidente della Regione Sardegna Christian Solinas sulla questione della riapertura delle discoteche quest’estate, in seguito alla quale ci sarebbe stata una esplosione dei contagi da Covid 19 in Sardegna, è stata bocciata pochi minuti fa per 34 pareri negativi contro 19 positivi. Sei gli assenti.

La questione era stata sollevata nelle scorse due settimane da un’inchiesta della trasmissione Report di RAI3, secondo la quale non esisterebbe il presunto parere positivo del Comitato Tecnico Scientifico che avrebbe autorizzato la riapertura. Sulla questione, intanto, sono in corso alcune inchieste delle Procure regionali.

«All’inizio ho detto che mi sarei dedicato al bene di quest’isola e continuerò a farlo – ha detto Solinas al termine del suo intervento in Aula. Il presidente ha dedicato una parte dell’intervento al caso delle ordinanze e dei pareri del Comitato tecnico scientifico. Si è fatta molta confusione e quanto ai membri del CTS, hanno presentato lettere di dimissioni motivate per iscritto».

Sui pareri: «La delibera istitutiva del CTS diceva che il comitato è ispirato alla massima semplificazione e celerità e spesso i pareri sono stati resi in modo sintetico e da parte di un membro a nome di tutti gli altri, ancora una volta si è cercata una forzatura per di più su un fatto di agosto richiamato a novembre». In fase di replica alle parole di Solinas, il primo firmatario Michele Ciusa (M5s) ha detto di non aver sentito le risposte agli interrogativi posti nella mozione.

Massimo Zedda (Progressisti) ha manifestato solidarietà per le minacce subite da Solinas ma «nessuno di noi ha usato l’argomento sicurezza personale per zittire le opposizioni. È l’ennesima caduta di stile».

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha fatto notare che «l’ondata mediatica non è stata alimentata dai consiglieri d’opposizione, ma nasce da esternazioni della maggioranza».

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