Macomer. Il 118 relegato in un locale fatiscente tra fogne e topi

Nella bufera che stiamo attraversando, a causa dell’epidemia, non sono solo gli ospedali a ritrovarsi inadeguati, ma altre strutture che sono strettamente collegate.  I riferimento è al 118, l’istituzione che serve a trasportare i malati o gli incidentati rapidamente negli ospedali, e che vedono la presenza e l’azione anche di volontari.

In particolare il118 di Macomer, alloggiato al piano terra del poliambulatorio, circondato dai segni di una struttura fatiscente. Esattamente un anno fa , il commissario straordinario dell’ATS, dottor Giorgio Carlo Steri, emanava una circolare sul cui contenuto ci sarebbe da discutere in fatto di democrazia. “Nei rapporti con la stampa o nei profili social- diceva la circolare- è fatto divieto assoluto di divulgare notizie d’ufficio, ( e fin qui è ovvio), e – proseguiva- di assumere giudizi e affermazioni denigratorie nei confronti dell’ATS e delle sue articolazioni organizzative”. Poichè però le cose brutte vengono prima o poi a galla, la situazione del 118 di Macomer non sembra delle più felici. In pratica le condizioni igieniche sono precarie visto che l’ingresso e vicino al sottoscala, dove passano le fogne. Il controsoffito della postazione, in condizioni fatiscenti, vede l’allegra presenza di topi. Esiste un solo bagno, deposito anche delle bombole di ossigeno e dove vengono sanificati i presidi usati. La posizione del 118, è inoltre, molto appartata e le telecamere funzionano male, per cui sono avvenute delle aggressioni nei confronti dei militi e qualche tentativo di effrazione. A quanto pare la situazione è, da tempo, a conoscenza dell’ATS, che però non ha fatto nulla sino ad ora.

Sempre a proposito di sanità, nonostante, ogni tanto, qualcuno venga fuori che informare sulla situazione significa terrorizzare la gente, e non metterla sull’avviso, il Sindaco di Macomer continua a dare conto dello stato dei contagi. Nell’ultimo comunicato a dato notizia di due nuovi casi, di cui un minore, per cui è stata messa in quarantena una quinta classe della scuola Binna Dalmasso e i relativi insegnanti. Il Sindaco ripete, nel suo comunicato, le solite raccomandazioni sull’uso della mascherina, sulle distanze e sull’igiene, nonché sulla valutazione delle motivazioni delle uscite. Sui muretti di fronte agli istituti è visibile di come queste raccomandazioni vengano ignorate.

Pier Gavino Vacca

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Sonia