Incidenti sul lavoro. Il presidente dell’Anmil di Nuoro: ” Il tema della sicurezza non può passare in secondo piano”

«C’è un virus muto, inesorabile, che ammazza nel silenzio. Oggi è Orgosolo a piangere un morto sul lavoro, ucciso dal mezzo agricolo che stava manovrando. Mercoledì scorso, il 21 settembre, tre caduti: a Lula, ancora un agricoltore schiacciato da una ruspa, e due incidenti stradali mortali a Siniscola e in quel maledetto incrocio a raso di Paulilatino dove già il 7 ottobre era deceduto un giovane di 25 anni». Lo afferma Michele Tatti presidente Anmil Nuoro in riferimento agli ultimi episodi di cronaca in materia di sicurezza e prevenzione sul lavoro.

«L’11 ottobre abbiamo celebrato la settantesima giornata nazionale per le vittime del lavoro, purtroppo senza manifestazioni pubbliche a causa dell’emergenza sanitaria in corso. In quell’occasione abbiamo diffuso, e riproponiamo oggi, i dati relativi alle denunce di infortunio relative ai primi sette mesi di quest’anno rapportati allo stesso periodo dell’anno scorso. Ebbene il lockdown, con la chiusura spesso definitiva, di molte attività produttive, non consente ancora un’analisi sul conseguente calo degli infortuni, ma un dato balza agli occhi e viene drammaticamente confermato in queste ore in Sardegna: aumentano i decessi sul e a causa del lavoro anche per le vittime del Covid-19 soprattutto in ambiente sanitario.  La cronaca in provincia di Nuoro ci riporta alla realtà delle morti in campagna e sulle strade, a riproporre e ricordarci il tema della sicurezza anche nella distrazione di questi tempi difficili».

 

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Sonia