Sarebbero appena arrivati da Oristano, e non c’è da attenderli dalla Penisola come trapelato al termine del vertice tenutosi questa mattina in Comune alla presenza dei sindaci di Nuoro e Mamoiada, Andrea Soddu e Luciano Barone, il presidente dell’Egas Fabio Albieri e il direttore Maurizio Meloni, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Frongia e l’amministratore di Abbanoa Fernando Ferri.
La conferma ufficiale arriva dal sindaco di Mamoiada che chiarisce: «per fortuna i pezzi di ricambio sono stati trovati a Oristano e non ci sarà da attendere il loro arrivo dalla Penisola. Sono già stati acquistati e portati sul posto ma l’intervento di riparazione non è semplice. Oltre ai tempi dell’intervento, poi, bisognerà stare attenti nel ripristinare il servizio in toto: l’acqua dovrà essere immessa lentamente e altrettanto lentamente dovranno essere riempiti i serbatoi. Questo per non mettere di nuovo a rischio la tenuta dell’impianto».
Non resta che incrociare le dita e attendere.
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Domando: ma qualcuno è ancora disposto a credere a questi “politici”? Ogni giorno imbastiscono una storiella, il cui succo è: la riparazione sarà lunga e difficile. Intanto, hanno creato una situazione insostenibile per i cittadini, in modo da pervenire alla proclamazione dello stato di emergenza. Cosa che mette pressione alla Regione Sardegna, che si vede costretta a sborsare soldi senza tante storie. Tutto ricorda, in modo sinistro, il crollo del Ponte Morandi. Dietro questi drammi pilotati, si nascondono interessi e giochi di potere inconfessabili.