Una vita semplice e sana: ecco perché in Sardegna si invecchia bene

Viaggio alla scoperta di luoghi dove il processo fisiologico di invecchiamento è, naturalmente, caratterizzato dal mantenimento di una situazione di benessere e di piena funzionalità.

Sardegna. Un’Isola sotto traccia: Centenari

Nei secoli dei secoli. Non è un modo di dire qualunque ma uno stato. Anzi, lo stato. Lo sanno bene i nostri centenari: da nord a sud dell’Isola, cento anni, talvolta qualcuno in più, talvolta qualcuno in meno, poco importa, spesso sono la regola, e il valore aggiunto di una terra, la Sardegna.

Esistono alcune aree del pianeta, come la nostra Isola, definite “zone blu”  o “blue zone” perché i valori di longevità sono più alti rispetto al resto del mondo e gli ultracentenari, che le popolano, godono di una forma psicofisica invidiabile.

Lo sanno bene Daniela e Gavina Argiolas, Bernardo Brilla e Antonio Soru di Oniferi tutti ultra 80/90enni, protagonisti, insieme al sindaco di Mamoiada Luciano Barone, di un viaggio nel tempo. Viaggio disegnato, scandito e scolpito da racconti, ricordi, aneddoti e poesia.

Il Nuorese non è identificato, come la “blue zone” dell’Ogliastra (e in particolare Arzana e Vlillagrande Strisaili), quale simbolo della lunga vita ma anche in questo territorio  l’aspettativa di vita si rivela essere molto alta.

In questo reportage, vi proponiamo – non quello che nel settore turistico si chiama freddamente “marketing esperienziale” – ma un tuffo nei borghi del centro Sardegna dove, come scrive il giornalista del National Geographic, Dan Buettner (autore di alcune affascinanti ricerche sulle “zone blu”): «ci sono persone che non hanno paura della morte e la accettano come qualcosa di inevitabile, perché hanno vissuto il loro tempo in piena salute e consapevolezza»

Le interviste sono stare realizzate da Nicola Pisu mentre le immagini e il montaggio sono opera di Kevin Lai.

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Sonia