È un nuorese il rappresentante degli studenti sardi che si è consultato con il ministro Azzolina

Sonia

È un nuorese il rappresentante degli studenti sardi che si è consultato con il ministro Azzolina

venerdì 22 Maggio 2020 - 11:02
È un nuorese il rappresentante degli studenti sardi che si è consultato con il ministro Azzolina

Il rappresentante degli studenti sardi NIccolò Zucchelli

L’onore e l’orgoglio di avere il rappresentante degli studenti sardi, che in questo difficile periodo dato dall’emergenza sanitaria mondiale ne ha rappresentato diritti e  istanze online consultandosi anche con il ministro della pubblica Istruzione Lucia  Azzolina, spetta al capoluogo barbaricino.  Lui si si chiama Niccolò Zucchelli, 18 anni, studente di Nuoro al quarto anno dell’Istituto tecnico Commerciale Giampietro Chironi con indirizzo Corso, trasporti e logistica (ex aeronautica).

Lo abbiamo intervistato per capire quali difficoltà sono state superate in merito alla didattica a distanza e quali obiettivi sono stati preposti  in previsione del nuovo anno scolastico.

Niccolò in cosa consta la Consulta Provinciale degli studenti?

La Consulta Provinciale degli Studenti (CPS) è un organismo propositivo istituzionale di rappresentanza studentesca. A livello provinciale composto da due studenti eletti per ogni istituto secondario di secondo grado della provincia.

La Consulta svolge soprattutto funzioni di mediazione e collaborazione con l’amministrazione scolastica, inoltre si occupa della produzione di proposte volte al miglioramento della situazione scolastica, oltre alla difesa del diritto allo studio.

Come sei stato selezionato nel ruolo che ricopri?

Io ricopro l’incarico di Coordinatore Regionale. Si arriva a ciò attraverso una serie di votazioni. La prima a livello provinciale, nella quale, i componenti della CPS votano un presidente e un vicepresidente. Questi ultimi sono automaticamente membri del Coordinamento Regionale. I membri del Coordinamento hanno a loro volta il compito di votare un presidente dell’assemblea, appunto il Coordinatore, e un vicepresidente.

Il Coordinatore va a comporre, insieme a quello regionali, l’Ufficio di Coordinamento Nazionale (UCN), il quale è un organo che ha il compito di rccordare i lavori delle consulte, e soprattutto di dettare le linee guida del Consiglio Nazionale dei Presidenti di Consulta (CNPC), composto da tutti i Presidenti provinciali.

Ogni quanto si riunisce la CPS

In una situazione “normale” la CPS si riunisce in media una volta al mese, il Coordinamento almeno 4 volte durante l’anno scolastico, mentre UCN e CNPC una sola volta.

Diciamo che in questo periodo i lavori a livello provinciale sono un po’ rallentati, questo a causa del fatto che, come si può immaginare, è difficile individuare una criticità o portare avanti una proposta che interessi solo ed esclusivamente il territorio provinciale.  Di conseguenza si sono intensificati gli incontri e i lavori a livello regionale, ma soprattutto a livello nazionale, incontri informali, e incontri formali.  Nonostante i primi fossero più frequenti, e quasi il “cuore del lavoro”, sono gli incontri formali che ci hanno consentito e ci consentono un confronto vero e produttivo con le istituzioni.

Ci racconti la riunione online con il ministro della Pubblica Istruzione 

Abbiamo avuto una sola occasione di dialogo diretto con il ministro, pochi giorni dopo il primo decreto.

Tuttavia ci sono state numerose occasioni di confronto con i suoi rappresentanti, come per esempio il Coordinatore Nazionale dei lavori delle CPS, figura che ha agevolato la comunicazione con il Ministero dell’Istruzione.

Quali sono state le problematiche emerse durante il confronto?

Per quanto riguarda la didattica a distanza il coordinamento regionale ha monitorato la situazione attraverso due questionari. Sono emersi dati molto positivi, ma alcuni, per fortuna pochi, molto negativi, uno di questi è il fatto che ci sia una piccola percentuale di ragazzi che non abbia gli strumenti adeguati per seguire la didattica a distanza perciò in questa fase  non gli è garantito il diritto allo studio.  Ricordiamo che quest’ultimo è un diritto costituzionale, e in quanto tale, è inammissibile che anche un solo studente non vi possa accedere.

Novità sul nuovo anno scolastico?

Purtroppo non abbiamo notizie certe. Riguardo ciò, a livello nazionale, è in corso la produzione di un documento propositivo, che contenga appunto delle proposte utili alla progettazione di quello che sarà il prossimo anno scolastico.

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