L'interno di uno dei raparti del San Francesco (foto Cronache Nuoresi
Al di la dei proclami di Governo e Regione a proposito di arrivi in quantità massicce di mascherine, tute e guanti, gli operatori del settore, che ogni giorno lavorano in prima linea e dovrebbero essere i primi ad averne riscontro in tempo reale, di fatto dipingono un quadro a tinte fosche, che contraddice in toto la situazione resa nota dagli amministratori.
Abbiamo appena ricevuto una mail, a firma “Sanitari anonimi“, una firma che la dice lunga sul clima in essere in queste ore nei presidi sanitari dell’Isola, non ultimo quello di Nuoro.
“Cara redazione, la presente per informare voi e i cittadini che la situazione dell’ospedale San Francesco di Nuoro non è delle migliori: noi operatori sanitari siamo totalmente sprovvisti dei DPI necessari a gestire pazienti con Covid19“.
UN NUOVO CONTAGIO: “È notizia di ieri – prosegue la missiva – che un paziente è risultato positivo nel reparto di Ortopedia. Lo stesso paziente che prima era ricoverato in malattie infettive e poi dimesso e mandato in ortopedia in quanto aveva una frattura. Il primo tampone era risultato negativo. A seguito di accertamenti fatti nel reparto di Ortopedia il paziente manifestava polmonite e, eseguito il tampone, ieri è risultato positivo. Il paziente è stato, dunque, ricoverato di nuovo in malattie infettive. Il reparto di Ortopedia, intanto, continua a lavorare come se niente fosse accaduto, senza essere stato sanificato, con altri pazienti ricoverati e con il personale medico ed infermieristico sprovvisto dei DPI corretti per affrontare il COVID19”.
LA CENSURA: “La direzione sanitaria, come se non bastasse, tenta di nascondere le notizie e non si attiva nella risoluzione dei problemi come questo descritto. Sapete che noi Sanitari Medici e gli Infermieri non possiamo comunicare con la stampa ne denunciare sui social network quanto accade. Ci affidiamo a voi – concludono – della stampa per denunciare una situazione che rischia di esplodere nel nostro territorio da un giorno all’altro”.
© Tutti diritti riservati