Coronavirus. Sicurezza: interrogatorio di garanzia svolto in “conference call” dai Carabinieri

Nel pieno rispetto delle misure atte a contenere la diffusione dell’epidemia da “Co.Vi.D. 19”, anche il comparto della Giustizia di Lanusei ha posto in essere tutte le cautele necessarie per evitare spostamenti e contatti ravvicinati tra gli addetti al settore. Nel corso della mattinata di ieri, si è svolto presso i locali della Compagnia Carabinieri di Jerzu un interrogatorio di garanzia relativo ad una misura cautelare applicata dagli stessi Carabinieri nella settimana precedente.

I militari dell’Arma, opportunamente indirizzati dal giudice Alterio del Tribunale di Lanusei e dalla Procura della Repubblica, hanno approntato una “conference call” (videochiamata tra più persone) alla quale hanno partecipato, ciascuno dal proprio domicilio o ufficio, il Giudice per le Indagini Preliminari, il Procuratore Capo di Lanusei e un legale del Foro di Lanusei. L’interrogato, invece, accolto presso la Compagnia Carabinieri con tutte le cautele del caso (soprattutto la distanza di sicurezza di almeno 1 metro), ha potuto beneficiare di un computer con collegamento webcam ed è quindi riuscito a vedere contestualmente sia il GIP interrogante sia il suo legale di fiducia. Attraverso queste modalità, il compimento dell’atto si è svolto secondo i dettami e le garanzie previste al codice di procedura penale riuscendo allo stesso tempo ad evitare il più possibile gli spostamenti.

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Salvatore