Femminicidio. Fadda: “aveva lei il coltello”ma le testimonianze lo smentiscono

Sonia

Femminicidio. Fadda: “aveva lei il coltello”ma le testimonianze lo smentiscono

martedì 18 Febbraio 2020 - 11:48
Femminicidio. Fadda: “aveva lei il coltello”ma le testimonianze lo smentiscono

Francesco Baingio Douglas Fadda

Sono sconcertanti i nuovi elementi che stanno emergendo a pochi giorni dalla brutale uccisione a Sorso della giovane mamma Zdenka Krejcikova: la donna, il giorno precedente alla sua morte aveva testimoniato, scagionandolo dall’accusa di maltrattamenti, al processo dove l’imputato era Francesco Baingio Douglas Fadda.

Lo ha difeso, non si sa se mossa da amore o paura, pubblicamente, al Palazzo di Giustizia di Sassari, specificando che le ire di Fadda erano rivolte sempre ad oggetti e non a lei direttamente.

Il suo assassino, l’uomo che aveva perdonato 24 ore prima e che l’ha brutalmente uccisa, dalla Caserma pare che avrebbe tentato una debole difesa di se stesso, con una ricostruzione in palese contrasto da quanto affermato da alcuni testimoni: l’uomo ha infatti dichiarato di essere stato minacciato con il coltello dalla vittima e che per questo ha alcune ferite agli arti inferiori.

Il medico incaricato dalla Procura sta verificando in queste ore la compatibilità di queste ferite con l’arma, un coltello da cucina, anche se potrebbero essere conseguenza di un incidente stradale avuto il giorno prima, come testimoniano le foto messe dallo stesso Fadda sui social sia della vettura danneggiata che del naso sanguinante.

Alle 10 e 30 di questa mattina è iniziata l’autopsia sul corpo della giovane donna, che servirà a fornire agli inquirenti un quadro più preciso di tutta la drammatica vicenda; si sta valutando anche l’ipotesi che Francesco Baingio Douglas Fadda non abbia vagato per l’intera notte dopo aver compiuto il femminicidio, ma abbia trovato accoglienza presso un amico per riposare qualche ora.

Sorso intanto domani si fermerà per il lutto cittadino e per la fiaccolata; il pensiero della comunità è rivolto sopratutto alle due bambine, figlie di Zdenka, che adesso si trovano all’Ospedale di Sassari, sotto stretta osservazione del personale di Neuropsichiatria Infantile.

F.B.

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