Spot della Jeep. Pediatri e ambientalisti sul piede di guerra: “Messaggio classista e pericoloso”

Sonia

Spot della Jeep. Pediatri e ambientalisti sul piede di guerra: “Messaggio classista e pericoloso”

mercoledì 15 Gennaio 2020 - 11:02
Spot della Jeep. Pediatri e ambientalisti sul piede di guerra: “Messaggio classista e pericoloso”

È polemica sul nuovo spot della Jeep: l’Associazione Culturale Pediatri si è scagliata infatti contro la nota pubblicità, nella quale  un bimbo viene portato a scuola dal padre mentre fuori nevica.

Durante il tragitto in auto il piccolo vede i suoi amici che giocano a palle di neve mentre lui intona tristemente “All by my self” raggiungendo la scuola: la classe è vuota e soltanto una compagna entra in classe, anche lei accompagnata dal genitore con la Jeep.

La scena si conclude con la scritta “Non tutti i genitori guidano una Jeep”.

Secondo l’Associazione dei Pediatri quella che viene rappresentata e avvalorata è una genitorialità non propriamente sana, che sacrifica i diritti dei bambini all’espansione dell’ego dell’adulto.

La denuncia parla di bambini soli e spronati al classismo, inascoltati e privati del diritto alla sperimentazione anche con le intemperie; privati anche della socialità e del diritto al gioco.

Un messaggio non solo sbagliato ma pericoloso: inneggiando all’utilizzo del mezzo ne deriva anche traffico, inquinamenti e assenza di mobilità sostenibile;  per questo i medici hanno rinnovato l’appello per ultimare la riforma del Codice della strada e per porre un freno alle pubblicità che glorificano stili di vita negativi.

«Chiediamo il ritiro della campagna pubblicitaria in questione – hanno dichiarato i medici dell’Associazione – per violazione del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale. D’ora in poi vogliamo vedere più pubblicità progresso che incentivano la mobilità attiva dei bambini e i loro diritti naturali».

Non solo indignazione da parte dei pediatri: anche ciclisti e ambientalisti non hanno gradito e hanno scritto una lettera che critica aspramente la pubblicità: perché esorta all’uso dell’auto, è classista, mina i diritti dei bambini ed ancor peggio li rappresenta come “pacchi”, ignorando la questione ambientale e gli stili di vita corretti e salutari.

A firmare la lettera per ritirare lo spot sono le Associazioni aderenti alla campagna Strade Scolastiche: Famiglie senz’auto, Bike To School, Salvaiciclisti, Fiab, Bikeitalia.it, UPPA un pediatra per amico, Italian Cycling Embassy, Kyoto Club, Alleanza per la Mobilità Dolce, Legambici Legambiente, Genitori Antismog Milano, Cittadini per l’Aria, Turismo senz’auto, Massa Marmocch, Fondazione Michele Scarponi, Rete Vivinstrada, Fondazione Guccione, Associazione Culturale La Gru (Germogli di Rinascita Urbana), Milano Bicycle Coalition, Associazione Culturale Pediatri PUMP “Pediatri per un mondo possibile, Associazione HubMat Olbia, Napoli Bike Festival.

F.B.

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