Magomadas. L’amministratore GeCo dopo l’incendio: “superato ogni limite di civiltà” – VIDEO

Salvatore

Magomadas. L’amministratore GeCo dopo l’incendio: “superato ogni limite di civiltà” – VIDEO

giovedì 02 Gennaio 2020 - 09:39
Magomadas. L’amministratore GeCo dopo l’incendio: “superato ogni limite di civiltà” – VIDEO

“Mani infami ieri hanno appiccato fuoco al frutto di tanto onesto lavoro”. Esordisce così, sulla propria pagina social, Leonardo Galleri. amministratore delegato dello stabilimento CeCo srl di Magomadas il giorno dopo l’incendio che ha distrutto due gruppi elettronici del suo stabilimento.

Le immagini dell’incendio

“Sono andati perduti – prosegue – i due gruppi elettrogeni e tante altre apparecchiature, per un valore di diverse decine di migliaia di euro che non saranno risarciti da nessuna assicurazione. Fino ad oggi abbiamo ritenuto giusto, per il rispetto che dobbiamo a tutti i nostri amici e collaboratori, tenere un profilo basso, rifiutando qualsiasi polemica pur di non scendere allo stesso livello di chi ingiustificatamente ha ritenuto di doverci insultare, offendere ed accusare. Tuttavia ieri notte è stata superata una linea invalicabile, quella che distingue la società civile da quella incivile”.

Magomadas, lo stabilimento GeCo interessato dall'incendio (foto Cronache Nuoresi)

Magomadas, lo stabilimento GeCo interessato dall’incendio (foto Cronache Nuoresi)

“Lo ribadiamo per l’ennesima volta – aggiunge Galleri – esercitiamo lecitamente la nostra attività che ci teniamo a ribadire non è solo in regola, ma è anche ecologica. Trasformiamo i rifiuti organici in ammendanti per l’agricoltura (APPROFONDISCI). Il nostro processo industriale è all’avanguardia e cerchiamo di svilupparlo e implementarlo ogni giorno con nuovi brevetti ed il lavoro altamente specializzato dei nostri tecnici e collaboratori”.

Una parte dei macchinari distrutti dalle fiamme

Una parte dei macchinari distrutti dalle fiamme

“Su questa attività sin dall’inizio si è abbattuta una tormentata quanto ingiustificata azione mediatica con fini che riteniamo non allineati con quelli professati. Siamo persone normali come voi lettori. Abbiamo le nostre famiglie, viviamo e abbiamo i nostri amici in Sardegna nelle piccole comunità di Magomadas, Tresnuraghes, Flussio, e tutto attorno alla Planargia. Proprio durante le feste, con una tempistica che la dice lunga sulla cultura, sugli animi e le intenzioni dei nostri nemici, siamo stati strappati al calore delle nostre famiglie e gettati in un vortice fatto di preoccupazioni, minacce, linciaggi pubblici. Siamo stati additati, insultati e bastonati mediaticamente ogni giorno dall’ex onorevole Pili e dai suoi seguaci”.

Una parte dei macchinari distrutti dalle fiamme

Una parte dei macchinari distrutti dalle fiamme

“Noi, i nostri figli, i nostri amici, abbiamo dovuto leggere durante i giorni di Natale inviti a bruciare i nostri mezzi, a sparare sui nostri operai e altro ancora sui commenti ai post dell’ex Onorevole, senza che quest’ultimo abbia mai ritenuto opportuno moderare e calmare gli animi. Al contrario. Si sono romanzati banali documenti amministrativi per attribuirci immaginari comportamenti illegali che mai sono stati riscontrati dagli organi di controllo competenti, i quali al contrario hanno pubblicamente dichiarato la nostra totale conformità alle regole APPROFONDISCI).
Solo oggi abbiamo appurato che Pili provvede ad eliminare qualsiasi commento contrario ai suoi obbiettivi.
Tutto ciò senza che mai venisse chiesta la nostra versione dei fatti, che poi è quella testimoniata dai documenti.
Abbiamo partecipato il 27 dicembre a una riunione pubblica e aperta con i consigli comunali, esponendo con educazione a tutta la cittadinanza le nostre autorizzazioni e le nostre buone intenzioni, in un contraddittorio aperto e democratico da cui l’ex onorevole si è ben guardato dal partecipare”.

Il post di Pili sull'incendio di Magomadas

Il post di Pili sull’incendio di Magomadas

“Le nostre famiglie, i nostri amici, le persone che credono in un’impresa all’avanguardia che potrebbe dinamizzare un tessuto sociale ed economico morente, non sono cittadini? Non pagano le tasse? Non sono degni di essere rappresentati? Forse perché non fanno la voce grossa non esistono? Ciò che è accaduto ieri altro non è che il frutto di quanto oggi lamentiamo. Mentre disperati e con la morte nel cuore – mentre tutti festeggiavano il nuovo anno – cercavamo di salvare il nostro lavoro abbiamo dovuto subire l’ennesimo vergognoso affronto di Pili che, pochi minuti dopo, evidentemente molto ben informato, continuando ad offenderci ed insultarci, lasciava intendere che andassero a fuoco dei rifiuti tossici”.

Magomadas. Lo stabilimento GeCo interessato dalle fiamme (foto Cronache Nuoresi)

Magomadas. Lo stabilimento GeCo interessato dalle fiamme (foto Cronache Nuoresi)

“Non sappiamo – conclude Galleri – che nome si possa dare al lavoro dell’ex onorevole. A voi lettori decidere se si tratta di giornalismo od altro. A tutti voi che avete a cuore il lavoro, la sicurezza, la legalità e la dignità delle persone chiediamo di esprimervi! Non lasciate che pochi violenti abbiano il sopravvento e l’ultima parola. Vi ricordiamo per l’ennesima volta che la nostra porta è sempre stata aperta ai controlli e al dialogo costruttivo. Siamo pienamente fiduciosi nell’operato delle Forze dell’ordine, che stanno già indagando a tutto campo. Noi dal canto nostro non molleremo mai l’impegno che abbiamo preso per lo sviluppo del nostro progetto e della nostra terra. Moltiplicheremo i nostri sforzi e andremo avanti più forti e più determinati di prima. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno espresso solidarietà.
Solo l’operato e il coraggio delle persone giuste può fermare la barbarie. Grazie e buon anno a tutti”.

Un commento  - mostra commenti

  1. Salvatore Piredda 2 Gennaio 2020 12:41

    Nessuno credo ha in mente di ostruire chi vuole creare lavoro. Da quanto mi pare di capire la gente, giustamente, chiede che si rispettino le regole. Tutte e non in parte. Per quanto riguarda l’incendio delle macchine, e’ certo un atto meschino se fosse riconosciuto il dolo. Pero’ mi pare di ricordare che il sig. Galleri negli anni scorsi e’ stato ” involontariamente ” colui che ha causato un incendio del monte LORIO con conseguenti danni gravissimi. E’ un caso che dove ci sia lui di mezzo all’improvviso scatturisce un incendio? Mi dispiace per lui pero’ consigliarli un po’ piu’ di attenzione nel custodire i suoi interessi.

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