Sui pagamenti comunitari alle imprese agricole la Coldiretti Sardegna applicherà la clausola del “silenzio assenso”

Sonia

Sui pagamenti comunitari alle imprese agricole la Coldiretti Sardegna applicherà la clausola del “silenzio assenso”

martedì 10 Dicembre 2019 - 13:29
Sui  pagamenti comunitari alle imprese agricole la Coldiretti Sardegna applicherà la clausola del “silenzio assenso”

Manifestazione della Coldiretti sulla 131DCN

«Sui pagamenti comunitari siamo in perenne ritardo e sono la fotografia che esistono due mondi paralleli che viaggiano a velocità molto diverse: quello quotidiano che vivono le imprese (velocissimo) e quello istituzionale che cammina al ritmo lento dettato dalla burocrazia».

È quanto dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che evidenzia: «è chiaro che si tratta di una contraddizione in termini in quando in questo modo l’istituzione, che dovrebbe rappresentare l’alleato delle imprese, quello che dovrebbe incentivarne e facilitare la vita, consentendone attraverso, in questo caso gli aiuti comunitari, di essere competitive nel mercato, ne è nella realtà dei fatti un peso, un ostacolo che le blocca».

Tempi troppo lunghi e nessuna certezza su tutte le pratiche, ma in particolare, soprattutto sulle pregresse, sulle misure agroambientali. Ma lo specchio di questa macchina elefantiaca è rappresentato sicuramente dalla siccità del 2017. Sono solo 4.119 le pratiche istruite, 16.510 quelle ancora ferme (dati Argea).

«Non si può aspettare oltre due anni per ricevere i risarcimenti per i danni e i maggiori costi sostenuti dalle aziende. In questo modo si arriva quando il paziente è ormai morto» denuncia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba.

Allo stesso tempo, la siccità del 2017, rappresenta ancora una volta la contraddizione di questa macchina: «perché – dice Battista Cualbu – la “siccità” riservata ai pastori, sempre del 2017, è stata già liquidata a tempi record. E’ evidente che quando c’è la volontà politica si trovano anche le chiavi per spingere la burocrazia».

“Ben venga la task force – continua Luca Saba -, uno strumento che chiedevamo da tempo e che potrà, se ben utilizzata, dare una boccata di ossigeno e sbloccare le pratiche. Cosi come potrà dare delle risposte l’organismo pagatore sardo. Ma sempre se ben strutturato e guidato altrimenti potrebbe rivelarsi un boomerang”.

Ma ciò che chiede Coldiretti Sardegna è un intervento e una riforma del sistema che superi le eterne rincorse alle emergenze. «La nostra proposta che abbiamo presentato da tempo è quella dei cosiddetti super CAA: provvedimento che garantisce tempi certi per la conclusione dei procedimenti attraverso il meccanismo del silenzio- assenso: presentata la domanda ai Centri di Assistenza Agricola, se non arriveranno risposte entro  60 giorni per la conclusione dell’istruttoria, la pratica sarà considerata approvata».

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