L’Oasi Deliziosa. Confronto e apertura “gli ingredienti” per mandare avanti un’impresa

Sonia

L’Oasi Deliziosa. Confronto e apertura “gli ingredienti” per mandare avanti un’impresa

giovedì 05 Dicembre 2019 - 18:10
L’Oasi Deliziosa. Confronto e apertura “gli ingredienti” per mandare avanti un’impresa

Antonio Pintori e il suo staff

Il 10 aprile 2020 la pasticceria l’Oasi Deliziosa compie 30 anni: un traguardo importante, un modo per l’imprenditore Antonio Pintori per fare un bilancio dell’attività dove ogni dipendente è “un ingrediente importante” per il successo del prodotto finale.

Il banco dei dolci dell'Oasi Deliziosa

Il banco dei dolci dell’Oasi Deliziosa

Una leadership naturale che esprime con ascolto, libertà d’espressione (non solo nella parola) e capacità di delega e responsabilità. Questo è l’imprenditore Antonio Pintori, in tempi di crisi e recessione economica che attanaglia anche il capoluogo barbaricino, il titolare dell’ Oasi deliziosa vuole trasmettere un messaggio importante ovvero sottolineare il valore delle persone. Per Pintori i clienti sono importanti perché, chiaramente, sono il perno del lavoro quotidiano ma dietro un bancone, un laboratorio o un ufficio di un’azienda  non ci sono robot ma esseri umani, ai quali bisogna riconoscere i giusti meriti e delegare le opportune responsabilità.

«Un imprenditore tende a fare tutto e  questo a volte non ti permette di vedere le reali potenzialità del tuo staff» racconta Antonio Pintori e prosegue: «mi sono voluto rimettere professionalmente in discussione facendo un percorso con un’azienda di Cagliari, la BVolution che si occupa di consulenza gestionale e aziendale».

Il percorso  motivazionale di Antonio Pintori e del suo team si è avviato con la manager direzionale Francesca Lai.

«Dopo la somministrazione di test attitudinali per vedere le reali caratteristiche di ciascuno di noi, sono stati ridistribuiti i ruoli nella capacità organizzativa, nella vendita e nel laboratorio. Oggi siamo più consapevoli che l’azienda è un’entità dove tutti hanno un ruolo specifico e sono funzionali, non si lascia niente al caso ma si pianifica giorno per giorno  senza mai trascurare il fattore dell’aiuto reciproco» spiega Antonio che ha la fortuna di avere anche una famiglia che lo supporta nella sua attività e condivide con lui lo spirito di sacrificio che comunque un’azienda comporta.

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