Bufera sulla presenza del circo di Francia a Macomer: petizione di alcuni cittadini, replicano i proprietari

Sonia

Bufera sulla presenza del circo di Francia a Macomer: petizione di alcuni cittadini, replicano i proprietari

venerdì 08 Novembre 2019 - 13:04
Bufera sulla presenza del circo di Francia a Macomer: petizione di alcuni cittadini, replicano i proprietari

Un momento dello spettacolo del circo di Francia

Un comunicato del Centro Culturale di Macomer e una petizione sul futuro divieto da parte della città ad ospitare circhi con la presenza di animali ha scatenato il popolo di facebook, che si è diviso con i toni che sono diventati subito abbastanza accesi.

Il circo di Francia ha affidato la replica ad un comunicato stampa e ad una intervista rilasciata a Radio Macomer Centrale, dove la portavoce del circo Genny Martino ha esplicato la posizione dei circensi.

Il Circo di Francia

Il Circo di Francia

Il circo di Francia sostiene che l’attacco contro il circo è fatto da persone che non hanno la minima informazione riguardo i loro animali, e fanno pensare che il circo sia un luogo di maltrattamenti, cosa che non corrisponde a verità. I controlli sugli animali sono frequenti e vengono effettuati sia dagli esperti del Corpo Forestale dello Stato, sia dai veterinari delle ASL.

I controlli eseguiti nel circo, hanno sempre certificato l’ottimo stato di salute degli animali, e sinceramente si ha tutto l’interesse che essi siano trattati al meglio.

Inoltre la documentazione che attesta la provenienza degli animali è perfettamente in regola.

Il circo di Francia, invita quindi la popolazione di Macomer a constatare con i propri occhi lo stato di salute degli animali, anche perché quelli che subiscono maltrattamenti si riconoscono immediatamente.

Una foto postata su facebook, potrebbe dare luogo a dei malintesi, facendo pensare che si possa riferire al circo di Francia.

«L’informazione che è stata diffusa – ribadisce Genny Martino – è nociva e crea disagio, anche perché i nostri bambini, frequentano le scuole di Macomer, e possono essere oggetto di fenomeni di bullismo e per i quali non bisogna dare ulteriori motivi di diffusione».

Il comunicato e l’intervista si concludono con l’auspicio che la popolazione di Macomer basi le sue considerazioni su quello che vede e non su quanto riportato su facebook.

Gisella Dessi

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