L’OFTAL. Volontari a servizio dei più deboli: le iniziative

Sonia

L’OFTAL. Volontari a servizio dei più deboli: le iniziative

mercoledì 06 Novembre 2019 - 11:54
L’OFTAL. Volontari a servizio dei più deboli: le iniziative

Per chi è malato, per chi da anni è legato ad una carrozzina, chi non ha la libertà nei movimenti, nel linguaggio o nel capire il mondo, la vita è spesso fatta di lunghi ed interminabili periodi; i giorni si susseguono sempre uguali, chiusi fra le mura domestiche o spesso, fra quelle di un istituto.

Per queste persone che si trovano in grave difficoltà, la possibilità di uscire anche per banali incombenze, partecipare alle feste oppure coltivare le  relazioni umane è un’impresa quasi sempre impossibile.

C’è qualcuno fortunatamente che si adopera per rendere la vita di questi uomini e queste donne meno pesante: l’OFTAL, l’Opera Federativa Trasporto Malati a Lourdes.

È un’associazione nata in Piemonte negli anni trenta, formata da soli volontari, che fa capo alle varie diocesi ed ha come scopo principale i pellegrinaggi, sopratutto a Lourdes, ma anche in altri santuari mariani ed anche in Terrasanta.

Durante tutto l’anno oltre a svolgere attività formative l’OFTAL organizza vacanze estive al mare, feste di Capodanno e Carnevale e giornate di amicizia per incontrarsi e pregare insieme abbattendo le barriere di ogni genere.

Nei giorni scorsi ad esempio si è tenuta una giornata dedicata all’amicizia, presso l’Istituto dei Saveriani a Macomer; iniziativa presieduta dal delegato diocesano Luigi Piras, una figura che da anni si dedica con passione all’OFTAL con tutti gli altri volontari.

La giornata è terminata con un pranzo comunitario, dove si è parlato delle prossime attività dell’Associazione della diocesi e dei due prossimi incontri che avranno luogo il 23 e il 24 novembre ad Olbia, precisamente nella frazione Murta Maria nell’albergo “Caffetteria della nonna”.

Si può essere credenti o non esserlo, ma assecondare la speranza di guarigione di chi è malato, offrire momenti di svago e compagnia a chi vive momenti di solitudine come fanno i volontari dell’OFTAL non ha prezzo.

Piergavino Vacca

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