Zoffili interviene sulla crisi del porto di Cagliari: “la cassa integrazione non è una misura sufficiente”

Sulla crisi del porto di Cagliari  è intervenuto Eugenio Zoffili, deputato della Lega ed ex coordinatore della Lega Sardegna, presentando un Ordine del Giorno, accolto con riformulazione alla Conversione in legge e con modificazioni del decreto-legge 3 settembre 2019 n.101, recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali, che impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa al fine di rilanciare il Porto industriale di Cagliari.
«La società Porto Industriale Cagliari s.p.a. – ha dichiarato Zoffili –  nota col marchio commerciale CICT, Cagliari International container terminal, operatrice di lungo corso nel settore del carico scarico delle navi e della movimentazione dei container, concessionaria delle banchine del porto industriale cagliaritano di Porto canale, ha avviato nei mesi scorsi la procedura di licenziamento collettivo per i 210 dipendenti in servizio in vista della cessazione definitiva dell’attività.
L’erogazione della cassa integrazione non basterà per tutelare i lavoratori, così come pattuita nel recente tavolo ministeriale,  se a questa non si accompagna una solida strategia di rilancio dell’intero comparto portuale che finalmente sfrutti la centralità dell’isola nel bacino mediterraneo. L’attuale crisi è chiaramente effetto della drastica riduzione dei container movimentati, inevitabile conseguenza di troppi anni senza che qualcuno a Roma si facesse carico di implementarne le potenzialità di traffico».

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Sonia