Nuoro. La casa dello scrittore Salvatore Satta cade a pezzi nell’indifferenza delle Istituzioni

“Se con un soldo si compra un mattone, la casa vien su da se. Il fatto è che la casa di un notaio non può essere come la casa di un contadino di Sèuna, con la sua corte, il suo rustico patio, la catasta della legna , le lòriche per il giogo, e in fondo la cucia con il focolare in mezzo alla stanza” Dal Giorno del Giudizio capitolo primo.

Chissà se Salvatore Satta, nel descrivere uno scorcio dell’abitazione di Don Sebastiano, ha preso spunto dalla propria casa, casa che oggi nel 2019 cade letteralmente a pezzi nell’indifferenza delle Istituzioni locali, le quali, vorrebbero annoverare il capoluogo Barbaricino tra le capitali della Cultura.

La denuncia del destino nefasto che ormai attanaglia la casa, che vide i natali del grande giurista/scrittore, oggi è un vero e proprio rudere nel cuore cittadino (adiacente tra l’alto a quello appena restaurato in cui visse l’altro Satta, Sebastiano – Vate di Sardegna), parte dai social da un gruppo di cittadini che lanciano l’appello affinché ci sia il ripristino dello storico edificio, non solo per una questione turistica ma specialmente morale per un uomo che ha dato lustro, al pari della stessa Grazia Deledda, alla città a livello internazionale.

So. Meloni

© Tutti i diritti riservati

Share
Published by
Sonia