Ailanto: la pianta infestante sta compromettendo l’habitat dell’Ortobene

Un accorato appello a chi di dovere «ovvero agli assessori all’Ambiente e al Monte Ortobene, al Corpo della Forestale perché si intervenga per l’estirpazione di una pianta che sta crescendo indisturbata e a dismisura sull’Ortobene , e non solo: si tratta della famigerata pianta dell’Ailanto» lo afferma il presidente del Comitato Monte Ortobene Ultima Spiaggia Antonio Costa.

Questa pianta è una pianta maleodorante al tatto, altamente infestante, dalla quale è molto difficile liberarsi, produce sostanze allopatiche che inibiscono la crescita di altre piante come  il leccio, il noce, la quercia e altre.  L’Ailanto che ha origini cinesi, si riproduce  rapidamente e sta invadendo intere aeree dell’Ortobene  oltre crescere indisturbata anche in città, creando non pochi problemi ai cittadini in quanto le radici si insinuano sui muri e nelle tubature causando pericolose crepe.

Un altro intervento radicale che il comitato chiede alle istituzioni preposte è quello del taglio dei vecchi pini presenti sia lungo l’anello comunale sia all’interno nel prato verde avendo da tempo esaurito la loro funzione ambientale perché ormai rinsecchiti e da tempo malati.

Sabato prossimo 7 settembre, il Comitato , con i suoi volontari, interverrà in cima al Monte Ortobene per cercare di sradicare per la seconda volta l’ailanto  almeno dall’area adiacente alla chiesetta di N.S.
del Monte e le sue cumbissias e nella stradina che conduce alla statua del Redentore.

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Sonia