Sri Lanka: 200 morti e 500 feriti in sei attentati simultanei

“Non possiamo uscire: qui c’è il coprifuoco, le autorità vogliono avere la certezza di aver messo tutto il Paese in sicurezza”. È quanto racconta un avvocato fiorentino, Roberto Mariotti, 46 anni, in vacanza in Sri Lanka con la sua fidanzata di Cagliari. Quanto successo stamane lo hanno saputo dall’Italia, quando li hanno chiamati i genitori per avere notizie. “Eravamo in pullman – racconta – stavamo andando verso una struttura turistica sul mare, dove ora siamo arrivati e da dove, almeno fino a domani alle 6.00, ci hanno detto, non potremo muoverci”.

Almeno 207 morti e circa 500 feriti, è il bilancio, ancora provvisorio, delle otto esplosioni – sei simultanee – che hanno colpito nel giorno di Pasqua, tre
chiese e 4 alberghi dello Sri Lanka.

Tra le vittime ci sono 35 stranieri, tra cui cittadini americani, britannici, olandesi, un
cittadino cinese e uno portoghese. L’Unità di crisi della Farnesina sta verificando la presenza di italiani. Il governo del paese asiatico imporrà il coprifuoco dalle 18 di oggi alle 6 di domani mattina. I ministro della Difesa: “identificati i responsabili degli attentati, arrestate sette persone sospette.
I tre hotel colpiti dalle esplosioni a Colombo sono lo Shangri-La, il Kingsbury e il Cinnamon Grand. Il quarto è un
piccolo hotel a Dehiwala, un sobborgo della capitale. Colpite anche tre chiese, il santuario di Sant’Antonio, una a Negombo,
città a maggioranza cattolica a nord, e l’altra a Batticaloa.

L’ottava esplosione nel sobborgo di Dematagoda. Mattarella, condanna gesto vile e insensato. Conte, preoccupato per la nuova deriva di odio.

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Salvatore