“Dolore è rabbia” per la morte di Emanuele Tancale hanno caratterizzato la manifestazione di ieri a cui hanno partecipato circa 2.500 persone per dire basta alle croci sulla Sp3, una strada priva di ogni sorta di dispositivo di sicurezza, la quale, oltre la vicenda di Emanuele, in passato è stata teatro di altre tragedie.
La strada che collega La Caletta a Siniscola è priva di illuminazione e segnaletica, dunque, una vera e propria trappola di morte per automobilisti e pedoni che la percorrono specialmente nelle ore notturne. Del resto l’episodio di Emanuele insegna: travolto e ucciso da un’auto mentre camminava sul ciglio della strada mentre era di ritorno da una festa di Carnevale (APPROFONDISCI).
Alla manifestazione (organizzata dalla Fenice Onlus) erano presenti anche i genitori di Emanuele Tancale e tanti studenti di ogni genere e grado.
L’evento è servito a riunire tutto il paese in un unico obbiettivo e pure quelli limitrofi, Un lungo corteo che durante il tragitto ha portato delle rose bianche e indossato una maglia dello stesso colore per ricordare le tante vittime avute in quel percorso oltre a Emanuele.
Il parroco Don Salvatore Orunesu ha voluto ricordare anche Andrea Farris che tragicamente ha investito il povero Emanuele. Presenti il sindaco Gianluigi Farris, il vice sindaco di Posada Giorgio Careddu e il neo consigliere regionale della provincia di Nuoro Pierluigi Saiu, il quale, ha annunciato battaglia per il ripristino a norma della Provinciale. Una battaglia che è iniziata con una raccolta di oltre 2000 firme dagli amici del 19enne che ha perso la vita in quel modo assurdo.
Infine la Fenice Onlus ha ringraziato tutti i presenti: «nella speranza di aver centrato gli obbiettivi preposti che sono stati quelli di ottenere oltre la messa in sicurezza della suddetta strada anche e un invito ad una guida consapevole e la sensibilizzazione delle Istituzioni. Un ulteriore grazie anche alle forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza del corteo».
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