Dopo un secolo ritrovate in Germania 160 fotografie della Sardegna di Sebastiano Guiso e Julius Konietzko

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Dopo un secolo ritrovate in Germania 160 fotografie della Sardegna di Sebastiano Guiso e Julius Konietzko

lunedì 04 Giugno 2018 - 13:25
Dopo un secolo ritrovate in Germania 160 fotografie della Sardegna di Sebastiano Guiso e Julius Konietzko

Uno degli scatti di Julius Konietzko recuperati in Germania

Julius Konietzko (1886-1953), etnologo di fama mondiale e collezionista di arte esotica, tra gennaio e marzo del 1931 si reca in Sardegna in compagnia della moglie Lore su incarico del Museum für Völkerkunde di Amburgo per acquistare oggetti di interesse etnografico ma approfitta del suo soggiorno per fotografare. I suoi soggetti preferiti sono le persone in costume tradizionale, i paesaggi, l’architettura rurale, il lavoro quotidiano e gli oggetti della cultura materiale.

Dopo essere stato a Cagliari, Sant’Antioco, Oristano, Cabras, Santa Giusta e Milis, verso metà febbraio parte per Nuoro e Dorgali, accompagnato dall’amico e collega Federico Faraone, facoltoso antiquario poliglotta di Oristano, nonché commerciante di stoffe pregiate.

NUORO. A Nuoro Faraone gli presenta  il fotografo Sebastiano Guiso (1891-1955) da cui Konietzko acquista numerose foto originali che ritraggono in prevalenza persone in costume festivo in città e in alcuni paesi del circondario. Alcune furono scattate il 3 maggio del 1929, quando il re Vittorio Emanuele III e la regina Elena visitarono il Capoluogo barbaricino. In occasione di quell’evento si riversarono a Nuoro grandi masse di persone vestite a festa per onorare la coppia reale in un grande corteo in costume tradizionale.

Alcuni scatti di Sebastiano Guiso recuperati in Germania

Alcuni scatti di Sebastiano Guiso (in basso) e di Julius Konietzko (in alto) recuperati in Germania

Nelle fotografie scattate da Guiso, uno dei primi professionisti locali dell’arte fotografica, le persone posano statiche, le scene all’aperto preparate accuratamente. La qualità tecnica di queste foto nella maggior parte è decisamente migliore rispetto alle riprese effettuate da Konietzko, le cui immagini denotano tuttavia una maggiore spontaneità, tipica di un fotografo non professionista.

Questo nucleo di foto, ritrovato in Germania dopo quasi un secolo, ha un alto valore documentale in quanto è noto che Guiso, alcuni anni prima di morire, distrusse il suo intero archivio fotografico: le fotografie “acquistate” da Konietzko, pertanto, sono state indirettamente “salvate” dalla distruzione.

Il repertorio (una sessantina di fotografie di Guiso e un centinaio di Konietzko) è stato pubblicato in un volume: Julius Konietzko / Sebastiano GuisoIncontro in Sardegna, edito in lingua italiana e tedesca da Sardìnnia, a cura di Sabine Enders e Giovanni Masala.

Di recente, una parte del repertorio è stata esposta a Nuoro, nei locali del Convento di San Paolo.

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