Tossilo: il “rincaro tariffe” di acqua e depurazione sarà discusso in Consiglio regionale

L’Assessore Regionale dell’Industria Maria Grazia Piras risponde positivamente alla richiesta inoltrata nei giorni scorsi dalla consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma che si è fatta carico di rappresentare le proteste degli operatori insediati nelle aree industriali di Tossilo e Bonu Trau di Macomer per gli aumenti spropositati nelle tariffe di acqua e depurazione legati al subentro di Abbanoa spa nella gestione del servizio idrico integrato.

Il consigliere regionale del Pd, Daniela Forma

«Qualche settimana fa – ricorda Daniela Forma – gli operatori dell’area industriale di Macomer (Tossilo e Bonu Trau) sono stati invitati a sottoscrivere il nuovo Contratto di servizio con Abbanoa spa che dovrebbe subentrare dal prossimo 01 Giugno nella gestione del Servizio Idrico Integrato al Consorzio Industriale di Macomer.

Tale trasferimento di funzione si è presto scoperto che avrebbe comportato un aumento delle tariffe per gli operatori in alcuni casi fino ad oltre il 400%: una situazione quindi insostenibile che ha determinato la sollevazione delle aziende e il rifiuto di sottoscrivere il nuovo contratto di servizio con Abbanoa spa».

Le associazioni di categoria hanno quindi rivolto un appello alla Regione Sardegna e ai rappresentanti istituzionali del territorio affinché si valutasse con ponderatezza la questione.

«Nei giorni scorsi ho quindi depositato una Mozione sul tema “caro tariffe Macomer” che verrà discussa nel Consiglio Regionale calendarizzato per il 29 Maggio inoltrando congiuntamente una richiesta a tutti i soggetti interessati – Giunta Regionale, Consorzio Industriale di Macomer, Abbanoa ed Egas – per rivedere il termine del 01 Giugno come data di effettivo subentro del nuovo gestore per consentire un ragionamento più ampio e consapevole su tale oneroso passaggio – prosegue la Forma.  Ho infatti sottolineato  come dopo tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per rendere appetibili agli imprenditori i nostri insediamenti industriali delle aree interne, non fosse pensabile correre il rischio di far chiudere i battenti anche a chi fino ad ora ha resistito e ha garantito sviluppo ed occupazione nella Sardegna Centrale».

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Sonia