Sanità: in Sardegna 200 nuovi casi all’anno di melanoma. Allarme degli esperti

Sonia

Sanità: in Sardegna 200 nuovi casi all’anno di melanoma. Allarme degli esperti

lunedì 05 Febbraio 2018 - 14:06
Sanità: in Sardegna 200 nuovi casi all’anno di melanoma. Allarme degli esperti

Speranza di vita a 5 anni, sotto la media italiana.

Ammalarsi di melanoma in Sardegna significa aver una speranza di sopravvivenza a 5 anni, inferiore al resto della popolazione italiana: solo il 78% contro l’87% della media nazionale.

Sono 200 i nuovi casi registrati annualmente, distribuiti omogeneamente su entrambi i sessi e, nella maggioranza dei casi, giovani. Il melanoma rappresenta, infatti, la seconda neoplasia più diffusa tra gli uomini under 50 e la terza tra le donne nella stessa fascia d’età.

L’allarme viene lanciato dagli esperti: «Siamo oggi di fronte a una rivoluzione legata alla migliore classificazione dei diversi tipi di melanoma: non è più appropriato parlare di un’unica patologia, ma di un insieme di malattie, che possono differenziarsi per le caratteristiche biologiche e cliniche delle lesioni nonché per la risposta alle terapie», spiega il prof. Giuseppe Palmieri, presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) e Responsabile dell’Unità di Genetica dei Tumori del Cnr di Sassari.

Multidisciplinarietà, terapia personalizzata, pazienti più consapevoli: ecco le tre grandi sfide che esperti e operatori della salute si trovano oggi a fronteggiare per offrire ai pazienti colpiti il massimo dei benefici dalle terapie oggi disponibili.

A delineare le priorità è un documento realizzato con il contributo di Novartis e stilato da un panel di esperti impegnati in prima linea nella cura di questa patologia oncologica nei centri di riferimento ed eccellenza nel nostro Paese, tra cui quello del CNR di Sassari.

«All’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari è attivo, dall’inizio dello scorso anno, un team multidisciplinare sul melanoma, che prende in carico e porta in discussione tutte le diagnosi dei nuovi casi di melanoma invasivo, delineando il più appropriato percorso diagnostico e terapeutico», osserva Antonio Cossu, dirigente medico dell’Anatomia Patologica dell’AOU di Sassari.

Al team partecipano le principali figure: dermatologi, anatomo-patologi, biologi molecolari, chirurghi plastici e generali, radiologi e radioterapisti, medici nucleari ed oncologi medici.

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