La via crucis burocratica dei giovani sardi che puntano sull’agricoltura

La denuncia dalla Coldiretti Sardegna

«I giovani in Sardegna credono nell’agricoltura. Eppure questa vivacità, accompagnata da progetti innovativi che stanno rivoluzionando l’agricoltura è frustrata dalla burocrazia e da una politica pasticciona».

Lo sostiene la Coldiretti Sardegna secondo la quale «lo spaccato di questo muro con cui devono confrontarsi i giovani volenterosi che vogliono investire nella terra arriva dai bandi del Psr: il primo insediamento, nella versione semplice e in quella legata agli investimenti (pacchetto giovani)».

«Bandi sul quale si era posta tanta enfasi in fase di presentazione del Psr, e dove si poneva l’accento soprattutto sull’iter semplificato e veloce, quale sarebbe dovuta essere la presentazione delle domande a sportello, il finanziamento di tutte le domande e la brevissima tempistica: entro 90 giorni dalla domande si sarebbe saputo l’esito», osserva il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu.

Solo il percorso per la pubblicazione del bando si è trasformato in una via crucis. A luglio 2016 si approva il bando e si annuncia che da metà settembre fino a metà gennaio si potranno presentare le domande.

Sempre secondo Coldiretti, inoltre, due terzi dei giovani che hanno presentato domande non saranno finanziati visto che con le risorse a disposizione (70 milioni totali), saranno finanziate 572 domande su oltre 1600 per il primo insediamento (sono disponibili circa 20 milioni) e massimo 400 di oltre 1200 per il pacchetto giovani (disponibili 30 milioni). Con i rimanenti 30 milioni (dei 70 disponibili) saranno finanziati gli investimenti. “La nostra – precisano i vertici dell’organizzazione – non è una polemica ma una semplice lettura di un errore politico di 3 anni fa i cui risultati oggi pesano sulle giovani imprese della Sardegna”.

Eppure secondo i dati  presentati da Union camere a Milano al Villaggio Coldiretti il 30 settembre scorso riferiti al primo semestre 2017, l’Isola è al quarto posto tra le Regioni italiane per numero di aziende under 35 con 4.238 (al primo posto la Sicilia seguita da Campania e Puglia). Aziende che rappresentano l’11,6% rispetto al totale delle imprese agricole, il dato più alto in Italia, cosi come l’Isola detiene il primato di crescita rispetto al 2016 con un + 43,1%.

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Sonia