Strage di Barcellona. Si stringe il cerchio sull’autista-killer

120 bombole di gas nel covo di Alcanar: forse per attentato alla Sagrada Familia

Si stringe il cerchio intorno al marocchino di 22 anni sospettato di essere l’autista del furgone killer della Rambla. È caccia all’uomo in Catalogna per catturare il terrorista marocchino Younes Abouyaaqoub, sospettato di essere il killer della Rambla, il solo membro della cellula di Ripoll ancora in fuga, tre giorni dopo gli attentati di Barcellona. Una grande rete è stata stesa sul nord-est della regione, lungo il confine con la Francia, con decine di posti di blocco. La cittadina di Ripoll, culla della banda, è praticamente sotto assedio nell’ipotesi che Abouyaaqoub possa avervi cercato rifugio. Sul confine con la Francia i controlli sono stati rafforzati per evitare che il fuggitivo, se non lo ha già fatto, possa passare nel paese vicino.

Intensificati i controlli al confine con la Francia. Ieri, dopo la Messa alla Sagrada Familia, le vittime sono state ricordate prima delle partite di calcio.

La Sagrada Familia a Barcelona

Il Barca ha messo a segno una vittoria contro il Betis Siviglia in un Camp Nou blindato dopo un commosso minuto di silenzio.

120 bombole di gas trovate nel covo di Alcanar, forse destinate a un attentato alla cattedrale di Gaudì. Parigi rende omaggio alle vittime con una messa a Notre Dame.

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Salvatore