PD: «raccolta differenziata ai minimi storici. Nuoro perde 400mila euro e rischia il salasso nello smaltimento»

Secondo i dati forniti dall’ARPAS il capoluogo barbaricino nel 2016 ha raggiunto il 56% della raccolta differenziata. Questo dato attesta che la raccolta differenziata in città si è assestata ai minimi storici con conseguenze nefaste, come sottolineato questa mattina in una conferenza stampa dal gruppo consiliare del PD.

Leonardo Moro, Alessandro Bianchi e Tore Sulas lanciano l’attacco alla Giunta Soddu e in particolare all’assessore all’Ambiente Giuliano Sanna in quanto con la nuova rimodulazione nella gestione della raccolta rifiuti partita dal 20 di questo mese, aveva come obiettivo di risollevare la percentuale in questione, che per i nuovi standard regionali deve superare la soglia del 67%.

«Non solo è il peggior risultato degli ultimi anni – dichiarano Moro, Sulas e Bianchi – ma questi parametri significheranno costi di gestione più alti che incideranno sulla tariffa che pagano i contribuenti nuoresi».

Moro fa l’esempio concreto con lo smaltimento dei rifiuti presso l’inceneritore di Tossilo: «Per lo smaltimento del secco, il Comune di Nuoro paga 194 euro (IVA compresa) a tonnellata.  La nostra città conferisce all’anno 5mila tonnellate di rifiuti. La penalità per non aver raggiunto gli standard regionali costerà un’aumento del 5% a tonnellata».

Il gruppo consiliare evidenzia anche che un rischio più grosso, quello di perdere 400mila euro di premialità per non aver mantenuto gli obiettivi

Infine l’altro punto che gli esponenti del PD contestano all’assessore all’Ambiente è quello di aver affidato in modo diretto e senza gara d’appalto a una stessa azienda sei incarichi per il conferimento e lo smaltimento di diverse tipologie di rifiuti.

«Per questo abbiamo depositato un’interrogazione per acquisire tutta la documentazione in merito».

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Sonia