La Base propone la legge regionale per salvare il Consorzio di pubblica lettura nuorese

In attesa che nel capoluogo barbaricino si definisca la fatidica data del consiglio comunale richiesto all’unanimità da maggioranza e opposizione per chiarire il futuro del Consorzio della pubblica lettura Sebastiano Satta, il gruppo consiliare regionale della Base, a firma di Gaetano Ledda, deposita una proposta di legge che preserva il ruolo del Comune di Nuoro all’interno del Consorzio.

L’errore politico e giuridico si è verificato con l’approvazione a voto segreto del testo del  comma 4, dell’art. 29, legge regionale n. 2/2016.

La Regione subentra, infatti,  nei rapporti attivi e passivi in capo agli enti consorziati,  intendendo tali la Provincia di Nuoro e il Comune di Nuoro (sino al  2006 erano presenti pure le Comunità Montane del Nuorese e delle  Baronie).

L’Istituzione regionale,  sarebbe dovuta intervenire entro tre mesi dalla  entrata in vigore della legge in argomento, termine non perentorio e  che infatti è decorso invano, con la conseguenza che né la Provincia né il Comune  hanno provveduto a corrispondere le quote consortili ritenendosi,  prudenzialmente, non più tenute a farlo. Per questo motivo sono venute  meno risorse importanti che mettono a repentaglio la prosecuzione dei  servizi e i rapporti di lavoro diretti e indiretti.

Con questa proposta di legge, dunque, si modifica il comma in questione facendo subentrare la  Regione nei rapporti attivi e passivi della sola Provincia di Nuoro,  facendo salva la presenza dell’Amministrazione barbaricina, la quale, partecipando  direttamente alla governance, potrà adempiere agli obblighi consortili  esercitando le correlate funzioni di indirizzo e di controllo.

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Sonia