L’uomo che ieri voleva farsi esplodere spiega: “non volevo far male»

Sonia

L’uomo che ieri voleva farsi esplodere spiega: “non volevo far male»

domenica 09 Ottobre 2016 - 16:44
L’uomo che ieri voleva farsi esplodere spiega: “non volevo far male»

Nuoro, via Istiritta dove l'uomo ha minaccia di farsi esplodere dopo una lite (foto S.Novellu)

Dopo un principio di infarto, l’uomo è piantonato in ospedale dalla Polizia

«Non volevo far male a nessuno tanto meno ai miei familiari, ho sparato in aria. Sono dispiaciuto e avvilito per quello che è successo», queste le parole di Pietrino Floris dal reparto di Medicina dell’ospedale San Francesco di Nuoro dove è ricoverato in stato di arresto.

L’agricoltore, 57 anni, originario di Orgosolo, che ieri pomeriggio dopo un litigio in famiglia ha esploso 10 colpi con la sua Beretta cal. 7.65 e poi si è asserragliato nel garage del condominio di via Istiritta minacciando di far saltare in aria l’abitato, è piantonato dagli agenti della questura di Nuoro.

L’uomo ha trascorso la notte sotto l’effetto dei sedativi ma sta bene e oltre ai parenti ha già ricevuto la visita dei suoi avvocati, i legali Ignazio e Federico Chessa.

Fra oggi e domani sarà interrogato dal PM Tommaso Giovannetti, cui dovrà spiegare il folle gesto che ieri ha tenuto sotto scacco per quasi tre ore un quartiere nel centro di Nuoro: 60 famiglie sono state evacuate dal condominio e da altre palazzine vicine, e sono rimaste al buio e senza gas fino alla sera.

Nuoro, un uomo minaccia di farsi esplodere dopo una lite (foto S.Novellu)

Nuoro, gli inquilini del palazzo di Floris evacuati in strada per sicurezza (foto S.Novellu)

Tutto è iniziato fra le 13 e le 14 di ieri quando Floris, sotto i fumi dell’alcool e dopo un diverbio cono ii familiari, ha esploso quattro colpi in aria nel proprio appartamento e subito dopo si è barricato in garage dove ha esploso altri sei colpi e dove minacciava di farsi saltare in aria con alcune bombole di gas.

Il questore Massimo Colucci e il capo della mobile, Paolo Guiso, hanno faticato non poco per convincerlo a desistere, ma dopo tre ore si è arreso e ha chiesto di parlare con una cugina e con l’avvocato Francesco Pirari. Erano stati la moglie e il figlio 22enne, che sono scappati terrorizzati, a dare l’allarme.

La donna e il figlio sono stati sentiti ieri fino a tarda sera dai dirigenti della questura per chiarire le cause del gesto. Frequenti, a detta dei vicini, i litigi in famiglia.

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