La Asl Lanusei aderisce alla “Giornata mondiale Cento città contro il dolore”. Sabato 1° ottobre 2016

Sonia

La Asl Lanusei aderisce alla “Giornata mondiale Cento città contro il dolore”. Sabato 1° ottobre 2016

lunedì 26 Settembre 2016 - 11:52
La Asl Lanusei aderisce alla “Giornata mondiale Cento città contro il dolore”. Sabato 1° ottobre 2016

Si potrà aderire all’iniziativa  a partire da martedì 27 settembre

Curare il dolore e accedere ai Centri specializzati in terapie che garantiscano il sollievo dalle sofferenze inutili è un diritto garantito anche dalla legge.

La Asl di Lanusei in particolare attraverso le proprie Unità Operative Ospedaliere, i Medici di Medicina Generale ed il Centro aziendale per la cura del paziente con dolore e l’Unità operativa per l’Assistenza domiciliare e la non autosufficienza, è da tempo impegnata in percorsi di promozione del sollievo dal dolore e presa in cura di cittadini che hanno dolore. Ed è proprio nell’ambito di questi percorsi che si inserisce l’adesione dell’Azienda alla “Giornata mondiale Cento città contro il dolore” indetta, per sabato 1° ottobre, dalla Fondazione ISAL (Istituto di Formazione e Ricerca in Scienze Algologiche).

All’appello hanno risposto 135 città italiane ed estere che quest’anno manifesteranno in piazza e negli ospedali la necessità di affrontare efficacemente il problema del dolore cronico.
La Asl ogliatrina ha scelto di aderire all’iniziativa con l’intero territorio grazie all’impegno del personale aziendale, dei medici di medicina generale, dell’Unità operativa per l’Assistenza domiciliare e la Non autosufficienza (diretta dal dottor Salvatore Sinatra), e grazie alla collaborazione della Clinica Tommasini di Jerzu, dei volontari di AVO (Associazione volontari ospedalieri) e di Cittadinanzattiva.

Da lunedì 26 settembre e sino al primo ottobre nell’Ospedale Nostra Signora della Mercede, nei Poliambulatori di Lanusei, Jerzu e Tortolì, nelle sedi del Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze e del Dipartimento di Prevenzione e nella Clinica Tommasini, sarà possibile per gli utenti ricevere del materiale e avere informazioni sul tema.

Sabato 1°ottobre 2016, invece, sarà aperto l’ambulatorio ospedaliero del Centro aziendale per la cura del paziente con dolore, al primo piano dell’Ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, nell’area degli ambulatori chirurgici; dalle 9.00 alle 13.00 gli specialisti forniranno agli utenti visite e consulenze gratuite insieme alle informazioni sulle terapie per la cura del dolore, sul diritto a non soffrire inutilmente e sui servizi offerti dalla Asl.

Come aderire. L’ambulatorio sarà aperto a persone con dolore cronico, che non sono ancora state prese in carico dai servizi aziendali, inviate dai loro medici di famiglia o a seguito di prenotazione telefonica (da martedì 27 a venerdì 30 settembre, al numero 0782 490 573, operativo dalle 10.00 alle 13.00).

«Siamo convinti che il dolore non debba essere sopportato, ma indagato e curato. Avendo avviato già da tempo dei percorsi di cura del paziente con dolore, ci è parso opportuno aderire all’appello dell’Isal “Per una vita senza dolore” – spiega il Commissario Grazia Cattina –  in questo modo intendiamo incrementare tra i cittadini ogliastrini la conoscenza dei servizi offerti dalla nostra Azienda e, nel contempo, contribuite a diffondere i messaggi della Giornata che punta, tra l’altro, a far riconoscere il dolore cronico come malattia da prevenire e curare, sensibilizzare la società civile e le Istituzioni sulla prevenzione e sulla cura del dolore cronico, sostenere l’applicazione su scala nazionale della legge 38/10 che garantisce il diritto di accesso ai centri specializzati per la cura del dolore, sviluppare una rete di solidarietà, scientifica e sociale, che metta in collegamento i medici che si occupano di terapia del dolore cronico e i cittadini che ne soffrono».

 La Campagna Cento Città contro il dolore è anche social.  Aderire è semplice, basta scattare una propria foto con un foglio con la scritta “Io sono contro il dolore” e pubblicarla su Facebook e Twitter con l’hastag #zeropain16. In questo modo chiunque potrà dare un contributo all’iniziativa e alla diffusione di una cultura  che consideri l’affrancamento dal dolore un diritto per tutti.

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