Ardia di San Costantino. Dopo l’operazione alla testa permangono gravi le condizioni del cavaliere disarcionato ieri

Polemica, intanto, sull’idoneità di alcuni cavalli a partecipare alla corsa

Permangono gravi le condizioni di Giuseppe Marceddu, il cavaliere dell’Ardia di Sedilo disarcionato ieri pomeriggio dal suo cavallo mentre si apprestava, in sella la proprio cavallo lanciato al galoppo, a varcare l’arco per puntare verso il Santuario di San Costantino.

Durante la notte, all’Ospedale di Nuoro, il cavaliere è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa, ed ora si trova in coma farmacologico.

Intanto oggi, poco dopo le 8, si è svolta l’Ardia del mattino, guidata come quella di ieri in maniera impeccabile dalla prima bandiera Michele Carboni. Dietro di lui oggi solo una sessantina di cavalieri rispetto ai circa 90 di ieri. E come vuole la tradizione anche meno spettatori rispetto all’edizione serale.

Conclusa l’Ardia, la prima, la seconda e la terza bandiera hanno partecipato alla messa in onore di San Costantino celebrata all’aperto sul sagrato del Santuario.

Ieri, intanto, i carabinieri della Compagnia di Ghilarza hanno avviato le indagini sull’incidente di ieri e anche quelle ormai di routine sulla idoneità dei cavalli impiegati per la corsa. Quelli controllati dalla ASL in base all’elenco ufficiale fornito dagli organizzatori sarebbero, infatti, in numero nettamente inferiore rispetto a quelli che hanno partecipato all’Ardia di ieri sera.

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Sonia