Omicidio di Orune: arrestati gli assassini di Gianluca Monni

Svolta anche sulla scomparsa di Stefano Masala nel giorno dei funerali della mamma

Dalle prime luci dell’alba è in corso nel Nuorese una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro, in collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, del ROS, del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” di Abbasanta, i quali stanno effettuando numerose perquisizioni e stanno dando esecuzione ad alcune ordinanze di custodia cautelare nell’ambito delle indagini circa l’omicidio di Gianluca Monni, avvenuto la mattina dell’8 maggio 2015 ad Orune, e la scomparsa di Stefano Masala, il 29enne di Nule di cui si sono perse le tracce proprio dallo stesso giorno dell’omicidio di Monni.

Maggiori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa convocata per le ore 10.30 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Nuoro, alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Sassari, dei Comandanti Provinciali Carabinieri di Nuoro e Sassari e del Comandante della Sezione Anticrimine del ROS di Cagliari.

Per ironia della sorte gli arresti sono avvenuti proprio il giorno dopo la morte della madre di Stefano Masala, Carmela Dore 59 anni ammalatasi di tumore durante la lunga attesa di conoscere le sorti del figlio, i cui funerali si svolgeranno oggi alle 16 nella chiesa di San Giovanni a Nule.

In cella sono finiti Paolo Enrico Pinna, di Nule, minorenne all’epoca dei fatti ma oggi 18enne, e suo cugino Alberto Cubeddu, 21enne di Ozieri. Entrambi accusati di omicidio volontario ma anche di occultamento di cadavere in relazione alla sparizione del corpo di Masala.

In carcere è finito anche Antonio Zappareddu, 25 anni di Ozieri, accusato però “esclusivamente ” di detenzione di armi.

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Sonia