Parla l'investitore del cinquantunenne nuorese: «era buio non l'ho visto»

Le dichiarazioni di Serra durante l’interrogatorio di garanzia

Il Tribunale di Nuoro (© foto S.Novellu)

«È stata una tragica fatalità, la strada era buia e non ho visto il pedone, ma solo sentito l’urto».

Questa in sostanza la dichiarazione di Francesco Serra, il 49enne di origini sarde ma residente in provincia di Agrigento, durante l’interrogatorio di garanzia a Nuoro, davanti al Gip Mauro Pusceddu.

La notte del 9 agosto scorso, l’uomo ha investito e ucciso sulla statale 125 a Capo Comino Gianni Orani, un disabile nuorese di 51 anni. In un primo momento si è fermato ma alla vista delle forze dell’ordine si è impaurito ed è fuggito, nel frattempo perché era stata presa la targa della sua auto.

Qualche ore dopo, ormai braccato, si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Siniscola in evidente stato di ebbrezza.

Di qui l’arresto ai domiciliari con l’accusa di omicidio colposo, guida in stato alcolico e omissione di soccorso. Ieri l’interrogatorio di Serra assistito dal suo avvocato Michele Mannironi. Il giudice si  è riservato di decidere se confermare gli arresti domiciliari o decidere per altra misura.

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Sonia